video suggerito
video suggerito
Omicidio di Noemi Durini a Lecce

Omicidio Noemi Durini, Lucio Marzo rinviato a giudizio: udienza il prossimo 30 maggio

Lucio Marzo verrà giudicato per l’accusa di aver picchiato e sepolto viva nelle campagne di Lecce la fidanzata diciassettenne, Noemi Durini. Il ragazzo, all’epoca dei fatti minorenne, è l’unico imputato. Sia il padre Biagio, accusato di occultamento di cadavere che il meccanico Fausto Nicolì, accusato con una lettera da Lucio, infatti, sono risultati estranei al delitto.
A cura di Angela Marino
113 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

È stato rinviato a giudizio Lucio, l’ex fidanzato di Noemi Durini, la ragazza trovata cadavere sotto un cumulo di pietre lo scorso settembre a Specchia (Lecce). L’udienza preliminare è stata fissata il 30 maggio alle ore 9.30. Lucio, all’epoca dei fatti ancora minorenne è accusato di omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione, dei motivi abietti e futili e della crudeltà. Nonostante le iniziali accuse al meccanico Fausto Nicolì, Lucio è l'unico indagato. Nulla è emerso neanche a carico di Biagio Marzo, il padre del di Lucio inizialmente indagato per occultamento di cadavere e recentemente tirato in ballo dal figlio.

Pochi giorni fa è stata depositata la perizia dei Ris, sulle tracce di Dna sui reperti e anche il referto sull’esame dei dispositivi informatici sequestrati in fase di indagine, tra cui il cellulare trovato in un cassetto e consegnato dalla madre di Noemi agli inquirenti e quello del padre di Lucio. Noemi è stata uccisa il 3 settembre 2017 a Specchia. A far ritrovate il cadavere, coperto da un mucchio di sassi nelle campagne della provincia cilentana è stato proprio Lucio, al termine di un lungo interrogatorio.

Secondo l'autopsia Noemi sarebbe morta per: “Insufficienza respiratoria acuta conseguente ad asfissia da seppellimento mediante compressione del torace e dell'addome”, in poche parole, sepolta viva. Sul corpo della vittima è stato riscontrato anche “un trauma cranico commotivo cagionato dall'azione multipla di corpi contundenti inferti a mani nude e/o pietre ed arma da punta e taglio". Noemi, insomma è stata presa percossa e poi coperta di pietre nelle campagne di Castrignano del Capo (Lecce).  La perizia psichiatrica cui è stato sottoposto nei mesi scorsi ha riconosciuto la piena capacità di intendere e di volere al momento dei fatti del Marzo.

Video thumbnail
113 CONDIVISIONI
71 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views