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L'omicidio di Niccolò Ciatti in Spagna

Omicidio Niccolò Ciatti, per l’aggressione solo uno a processo. La famiglia: “Sconcertati”

Ad essere rinviato a giudizio è il 26enne ceceno Rassoul Bissoultanov, l’uomo che materialmente sferrò il calcio mortale al giovane di Scandicci. Il giudice istruttore spagnolo ha deciso di archiviate definitivamente le posizioni degli altri due giovani ceceni. La famiglia pronta a fare ricorso: “Sono tutti e tre coinvolti”.
A cura di Antonio Palma
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Solo uno dei tre uomini accusati dell'aggressione mortale in discoteca a Niccolò Ciatti andrà a processo. È quanto ha deciso il giudice istruttore del tribunale di Blanes, in Spagna, dove è in corso il procedimento giudiziario per l'assassinio  del 22enne toscano, colpito brutalmente a sorpresa e senza motivo l'11 agosto 2017 sulla pista da ballo in una discoteca di Lloret de Mar, in Catalogna, dove stava trascorrendo le vacanze. Ad essere rinviato a giudizio è il 26enne Rassoul Bissoultanov, l'uomo identificato come la persona che materialmente sferrò il calcio mortale al giovane di Scandicci ed attualmente agli arresti in carcere. Archiviate definitivamente invece le posizioni degli altri due giovani ceceni amici del 26enne e presenti quella sera che erano accusati a vario titolo di aver partecipato al violento pestaggio mortale. Il giudice infatti ha accolto le richieste dello stesso pubblico ministero spagnolo che per il 22ene Khabibul Kabatov e il 24enne Movsar Magomedov aveva chiesto l'archiviazione provvisoria.

Familgia Ciatti: "Sconcertati, faremo ricorso"

Una decisone accolta molto negativamente dalla famiglia Ciatti che si è costituita parte civile nel processo. "Siamo sconcertati ma non ci arrendiamo " hanno fatto sapere i familiari di Niccolò. Anche il legale della famiglia, l'avvocato Agnese Usai, ritiene il provvedimento di archiviazione ingiustificato e ha annunciato di voler impugnare la sentenza. Secondo la parte civile infatti i due avrebbero contribuito ala morte di Niccolò Ciatti coi loro comportamenti anche se non lo hanno picchiato direttamente. In particolare fanno riferimento a un filmato in cui i due fermano con la forza gli amici del 22enne italiano impedendo loro di soccorrerlo. "Chiederemo un chiarimento sulla motivazione del giudice e impugneremo la decisione, che è contraria alle prove evidenti che ci danno le immagini" ha spiegato l'avvocato, concludendo: "Per noi c'è un concorso degli altri due ceceni con Bissultanov nell'omicidio".

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