Omicidio Nada Cella, la svolta: andranno a processo Annalucia Cecere, Marco Soracco e Marisa Bacchioni
Svolta nel caso relativo alla morte di Nada Cella la giovane segretaria uccisa nel 1996 nello studio dove lavorava a Chiavari (Genova). I giudici della Corte di appello di Genova hanno accolto il ricorso della Procura contro il proscioglimento di Annalucia Cecere, l'ex insegnante accusata di essere l'assassina, ribaltando di fatto la precedente decisione del gip Angela Nutini in relazione al cold case, del commercialista Marco Soracco, da cui lavorava Nada, e l'anziana madre Marisa Bacchioni. Andranno tutti a processo.
Cecere, oggi 53enne, difesa dagli avvocati Giovanni Roffo e Gabriella Martini, non potrà presentare ricorso in Cassazione per tentare di ottenere un nuovo proscioglimento e quindi dovrà essere processata. Saranno processati anche Marco Soracco e la madre Marisa Bacchioni per favoreggiamento e false informazioni al pm.
"Ho il cuore più leggero, sono contenta. È una restituzione di verità e giustizia", ha commentato in lacrime Silvana Smaniotto, la mamma di Nada Cella, mentre l'avvocata Sabrina Franzone ha detto: "Sono contenta, perché è quello che si meritava la famiglia. Il lavoro della polizia e della procura è stato fuori misura ed era ingiusto che non ci fosse un processo anche per questo". Il processo inizierà il 6 febbraio davanti alla Corte d’Assise presieduta dal giudice Massimo Cusatti: "Sappiamo che è un processo difficile ma nemmeno farlo era profondamente ingiusto. Quasi peggiore perché se non puoi credere nell'impegno e nella giustizia sarebbe stato insuperabile", ha concluso la legale.
Questa importante decisione presa oggi arriva dopo che nel 2021, cioè 25 anni il delitto avvenuto il 6 maggio 1996 a Chiavari, le indagini sull’omicidio erano state riaperte a seguito di una serie di accertamenti e di vere e proprie analisi sviluppate dalla criminologa Antonella Pesce Delfino.
"Nessuno ci ha condannato e affronteremo il processo. A oggi non è cambiato nulla rispetto a quando il gip aveva deciso per il proscioglimento", è stato il commento dell'avvocato di Annalucia Cecere, Giovanni Roffo. "Continueremo sulla linea delle incongruenze, convinti della bontà degli elementi portati davanti al gip. Continueremo con determinazione perché per noi Cecere non c'entra", ha aggiunto la co-difensora Gabriella Martini. "Lo mettevo nelle possibilità. Non condivido la decisione dei giudici. Si andrà davanti a una corte d'assise e lì si vedrà. Ma il reato per Soracco era prescritto", ha concluso l'avvocato Andrea Vernazza, difensore di Soracco e della madre.