Omicidio Meredith, Sollecito potrebbe smontare l’alibi di Amanda Knox
Raffaele Sollecito potrebbe aprire un varco nell'alibi di Amanda Knox utile agli inquirenti. La notizia bomba arriva dal quotidiano britannico Daily Mail a poche ore dal verdetto definitivo della Corte di Cassazione sul delitto della studentessa britannica Meredith Kercher. Secondo il giornale, infatti, Sollecito avrebbe presentato in Tribunale una propria memoria difensiva nel tentativo di smarcarsi ancora di più dalla, nella quale rettifica alcune sue dichiarazioni precedenti su Amanda. In particolare Sollecito nella memoria difensiva sosterrebbe di non essere più così sicuro di essere stato in compagnia della ex quando Meredith Kercher è stata assassinata nella casa che condivideva con Amanda a Perugia nel 2011. Se la notizia fosse confermata si tratterebbe di un cambio di strategia netto dei legali di Sollecito visto che nei precedenti gradi di giudizio Amanda ha sempre sostenuto di trovarsi insieme all'ex quando Meredith Kercher è stato accoltellata per ben 47 volte.
Sollecito si smarca da Amanda
Del resto da tempo la Difesa di Sollecito ha insistito nel dividere nettamente le vicende dei due imputati chiedendo ai giudici di valutarle separatamente. Fino ad ora però mai nessuna accusa diretta ad Amanda. Nel documento invece Sollecito sostiene che i suoi dischi del computer dimostrano che stava guardando un cartone animato al momento dell'omicidio di Meredith, ma di non essere sicuro che la Knox sia stata a casa sua per tutta la notte. In poche parole Sollecito ribadisce di essere estraneo al delitto spiegando di essere rimasto a casa quella notte, tuttavia non esclude che Amanda possa essere uscita fuori. Nel documento Sollecito sottolinea anche l'estraneità al movente addebitato ad Amanda, ricordando inoltre che si conoscevano da molto poco per essere indotto ad aiutarla in un delitto.