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L'omicidio Meredith Kercher

Omicidio Meredith, nuovo permesso premio di tre giorni per Rudy Guede

Il 29enne ivoriano condannato per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher potrà uscire dal carcere di Viterbo per 3 giorno. Guede dovrà fare ritorno in cella il prossimo 15 novembre entro le ore 17. Quello di novembre è il quarto permesso premio che gli viene concesso, dopo quello di giugno e quelli di agosto e settembre.
A cura di C. M.
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I giudici hanno accordato un nuovo permesso premio a Rudy Guede, condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher avvenuto il primo novembre del 2007. Ieri sera, 12 novembre 2016, Rudy ha lasciato il carcere di Viterbo, dove attualmente è detenuto, per passare i suoi tre giorni di permesso premio all'interno del Gavac, l'associazione di volontariato che si occupa di detenuti e delle loro famiglie che si è detta disponibile ad ospitarlo. Guede dovrà rientrare nella sua cella martedì 15 novembre, entro le ore 17. Secondo quanto riferito dal portavoce del Centro per gli studi criminologici Daniele Camilli, questo è il quarto permesso premio per l'ivoriano dopo quello di giugno, di cui molto si discusse, e gli altri due concessi ad agosto e settembre, dei quali invece non si era avuta alcuna notizia. In quest'occasione, però, Rudy Guede ha avuto l'autorizzazione per uscire dalla struttura. "Lo può fare per un'ora a colazione, un'ora e mezza a pranzo e a cena. Il resto del tempo lo passa all'interno del Gavac (in regime di arresti domiciliari) dove studia per la laurea specialistica in storia e ambiente all'Università Roma Tre", ha precisato Camilli.

Il permesso concesso nel maggio scorso, poi rinviato a giugno a causa di alcune problematiche burocratiche che hanno impedito al 29enne ivoriano di usufruirne subito, provocò un'aspra polemica e per primo Raffaele Sollecito, imputato al processo per l'omicidio di Meredith assolto in via definitiva dalle accuse, sostenne: “Mi auguro che chi ha concesso a Guede il permesso lo abbia fatto in un percorso di reinserimento sociale. Ha sempre detto menzogne e le direbbe anche ora. Preferirei che si pentisse per quello che ha fatto”.

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