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L'omicidio Meredith Kercher

Omicidio Meredith, il presidente della corte d’appello: “Cassazione scorretta”

Secondo Claudio Pratillo Hellmann, presidente della corte d’assise di appello di Perugia, i giudici della Suprema Corte “sono entrati a gamba tesa nelle questioni di merito”. La Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione da lui firmata di Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
A cura di Susanna Picone
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Secondo il presidente, ora in pensione, della corte d’assise di appello di Perugia i giudici della corte di Cassazione hanno agito in maniera scorretta in merito alla sentenza che ha annullato l’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall’accusa dell’omicidio di Meredith Kercher. “I giudici della Suprema Corte – ha spiegato Claudio Pratillo Hellmann – sono entrati a gamba tesa nelle questioni di merito. Non potevano e non dovevano farlo. Avrebbero dovuto limitarsi alle questioni di legittimità. Invece si sono impegnati a valutare le prove. È stata una grave scorrettezza. Anzi, una violazione della legge”. Il magistrato ha espresso la sua opinione intervistato dal settimanale Oggi: secondo quanto anticipato in un comunicato il presidente della corte d’assise di appello ha aggiunto anche che la Cassazione ha consegnato alla corte d’assise di Firenze una sentenza “già bella e pronta” per quanto riguarda la Knox e Sollecito. I giudici della Suprema Corte avrebbero detto loro “come debbono fare per condannare i due imputati”.

Rispetto all’ipotesi del gioco erotico finito in tragedia il magistrato appare diffidente: “In quella piccola camera da letto dove ci sarebbero stati una colluttazione, un gioco erotico spinto, forse un’orgia e infine l’accoltellamento di Meredith, non c’è una sola traccia biologica della Knox e di Sollecito, mentre ce ne sono tante di Guede”. È impossibile – a suo dire – che gli ex fidanzati di Perugia abbiano potuto cancellare tutte le loro tracce e lasciare solo quelle di Rudy Guede. Anche Massimo Zanetti, che insieme al magistrato aveva assolto i due imputati accusati dell’omicidio Meredith, si è espresso a proposito della decisione della Cassazione: “Forse in un altro Stato, in un'altra dimensione, con un'altra libertà – ha affermato a Oggi – potrei dire cose diverse. Ma siccome sono un magistrato in carriera, che non ha dato le dimissioni, devo dire che io ho torto e la Cassazione ha ragione”.

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