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L'omicidio di Melania Rea

Omicidio Melania Rea, Parolisi: “Condannato per circostanze infondate”

L’ex caporalmaggiore ha scritto e indirizzato una lettera al Presidente della Corte d’Assise d’Appello de L’Aquila, in vista del procedimento di secondo grado che comincerà il 25 settembre. Il processo di primo grado si è concluso con la condanna all’ergastolo di Parolisi.
A cura di B. C.
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"Sono stato condannato sulla base di circostanze infondate" . A scriverlo è Salvatore Parolisi in una lettera inviata al presidente della Corte d'Assise d'appello di L'Aquila Luigi Catelli, a pochi giorni dal processo di secondo grado che comincerà il 25 settembre prossimo. Nel documento scritto di proprio pugno dal carcere il caporal maggiore condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea dice di voler un processo pubblico. "Chiedo – scrive nella lettera manoscritta in stampatello datata 19 luglio 2013 – alla signoria vostra che il proprio processo si svolga con udienze pubbliche anzichè in camera di consiglio" in modo da "consentire a tutti coloro che sono interessati alla vicenda di poter seguire direttamente il processo". Nella stessa missiva, l'uomo chiede di presenziare alla prima udienza del processo d’Appello e di poter comparire in tutte le successive,che sia possibile farsi un’idea autonoma di ciò che avviene in aula e potersi difendersi davanti a tutti. Parolisi, fino ad oggi, non ha mai voluto parlare dinnanzi ai giudici e ai magistrati di Teramo.

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