Omicidio Matteuzzi, la legale della famiglia di Alessandra: “Padovani sempre lucido, non abbiamo dubbi”
Si apre oggi, mercoledì 3 maggio, il processo per l'omicidio di Alessandra Matteuzzi, la donna uccisa con un martello e una spranga davanti al portone della sua abitazione. Per renderle giustizia, i centri Antiviolenza bolognesi hanno deciso di radunarsi in Piazza Tribunali a Bologna, chiedendo di costituirsi parte civile contro Giovanni Padovani, il giovane ex fidanzato della vittima che si trova dietro la sbarra. Il 27enne, infatti, si è presentato sotto l'abitazione dell'ex compagna a Bologna dopo un lungo viaggio dalla Sicilia, l'ha aspettata e brutalmente uccisa.
Il processo, però, si prospetta tutto meno che facile. Per la giornata di oggi, infatti, la difesa di Padovani ha chiesto di valutare la capacità a stare in giudizio del 27enne. Un'istanza, spiega la legale che assiste la famiglia di Alessandra, l'avvocata Chiara Rinaldi, nella quale si chiede alla Corte d'Assise una valutazione della capacità dell'ex calciatore di essere sottoposto a processo ed essere pienamente cosciente delle accuse a lui rivolte. "L'avvocato che si occupa della difesa di Padovani mette quindi in discussione la capacità del 27enne di stare a processo – spiega a Fanpage.it Rinaldi -. Per noi quest'udienza è un punto interrogativo, può accadere di tutto. A corredo della richiesta per la valutazione della capacità di stare a giudizio, il legale Bordoni ha allegato un parere firmato dal Professor Meluzzi".
Nell'istanza, Bordoni chiede la nomina di psichiatri per verificare lo stato attuale del suo assistito. "Nel corpo del testo, la difesa ha menzionato anche la valutazione sulla capacità di intendere e di volere di Padovani al momento del delitto". Una circostanza, questa, fondamentale anche per accertare la premeditazione dell'omicidio. "Nell'istanza però si richiede formalmente solo la valutazione della capacità di stare in giudizio" ha ribadito l'avvocata Rinaldi.
Avvocata, quest'udienza può avere quindi diversi risvolti.
Esatto, è un grande punto interrogativo. L'istanza per la valutazione della capacità di stare a giudizio potrebbe aprire la strada alla nomina dei periti per volere della Corte. Questo porterebbe con ogni probabilità alla sospensione dell'attività processuale fino a quando non vi saranno i risultati delle perizie.
Potrebbe quindi non esserci una decisione sulle parti civili?
Sì, potrebbero non decidere sulle parti civili nel processo finché non vi saranno le perizie. Altro grande interrogativo per noi è la presenza di Padovani. Non sappiamo se sarà in aula questa mattina, quello che è certo è che noi ci saremo e guarderemo tutto ciò che accadrà pronti comunque a replicare a qualunque richiesta della difesa.
E se la Corte decidesse di non accogliere la richiesta?
Allora il processo andrebbe avanti con le valutazioni sulle parti civili e lo svolgimento di tutte le attività previste.
Come legale della famiglia della vittima crede che Padovani possa essere davvero incapace di stare a giudizio?
No, non abbiamo particolari dubbi sulla capacità di andare a processo, né sulla capacità di intendere e di volere al momento del delitto o sulla premeditazione. Non siamo psichiatri, ovviamente loro hanno protocolli per poter accertare queste cose, ma noi non abbiamo dubbi su questi punti. Vedremo però se la Corte riterrà necessario fare degli accertamenti.