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Omicidio Margherita Ceschin, confessa uno dei presunti killer e fa i nomi dei complici

La 72enne era stata uccisa nella sua casa di Conegliano Veneto il 23 giugno 2023. In dieci ore di interrogatorio e una memoria di 18 pagine il 26enne dominicano Jole Luciano Lorenzo ha spiegato la sua versione del femminicidio.
A cura di Biagio Chiariello
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Uno dei sospettati dell'omicidio di Margherita Ceschin, la 72enne trovata senza vita nella sua abitazione di Conegliano (Treviso) il 23 giugno 2023, avrebbe rilasciato dichiarazioni spontanee alla magistratura, ammettendo il proprio coinvolgimento nel crimine. Si tratta di Jole Luciano Lorenzo, 26enne di origini dominicane e fratello di Sergio Lorenzo, estradato in Italia alcune settimane fa. Nel corso dell'interrogatorio, ha fornito la sua versione dei fatti.

Secondo fonti della procura di Treviso, più persone sono state indagate per il delitto, tra cui l’ex marito della vittima, Enzo Lorenzon, 80 anni, ritenuto il mandante. L’omicidio sarebbe stato commissionato a un gruppo di sicari, probabilmente a causa di contenziosi finanziari legati alla causa di separazione tra Lorenzon e la sua ex moglie.

L'interrogatorio di Jole Luciano Lorenzo è durato diverse ore, circa una decina. Contestualmente, è stata presentata una memoria di 18 pagine contenente ammissioni di responsabilità sia personali che altrui. Il 26enne avrebbe inoltre indicato un ulteriore complice, identificandolo proprio in Enzo Lorenzon.

Stando alla confessione di Lorenzo, Margherita Ceschin sarebbe stata uccisa da Jose Mateo Garcia, 30 anni, arrestato a El Vendrell (Spagna) nel gennaio 2024, mentre Sergio Lorenzo, 39 anni, si trovava all’esterno dell’abitazione.

Tuttavia, secondo il pubblico ministero Michele Permunian, le dichiarazioni del 26enne potrebbero non essere del tutto attendibili, motivo per cui è possibile che venga interrogato nuovamente. Gli inquirenti ritengono che Jole Luciano Lorenzo non fosse pienamente a conoscenza dell’intero piano omicida. Il vero organizzatore sarebbe Sergio Lorenzo, a cui è stato sequestrato un “pizzino” indirizzato all’ex marito della vittima. Nel messaggio, Lorenzo chiedeva che gli fosse pagato un avvocato ed escludeva il coinvolgimento del fratello nel delitto.

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