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Omicidio Marcello Bruzzese, ergastolo per i killer del fratello del collaboratore di giustizia

Il gup di Pesaro infatti ha condannato alla massima pena dell’ergastolo i due presunti autori materiali dell’omicidio di Marcello Bruzzese, ordinato dalla ndrangheta come vendetta trasversale nei confronti di Girolamo Bruzzese, pentito che dal 2003 ha testimoniato in processi di ‘ndrangheta.
A cura di Antonio Palma
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Quasi cinque anni dopo arriva la prima sentenza di condanna per l'assassinio di Marcello Bruzzese, fratello dell’ex ndranghetista e collaboratore di giustizia Girolamo, freddato nel suo garage a Pesaro con una ventina di colpi di arma da fuoco nel Natale del 2018. Il gup di Pesaro infatti ha condannato alla massima pena dell'ergastolo i due presunti autori materiali del delitto: Francesco Candiloro, 43enne originario di Polistena, e Michelangelo Tripodi, 44enne di Vibo Valentia.

Il gup ha concesso anche un risarcimento danni con provvisionale alle parti civili, i familiari della vittima che erano in video collegamento. La decisione del Giudice, arrivata al termine del processo di primo grado svolto con rito abbreviato, ha accolto le richieste della Procura che aveva chiesto l'ergastolo per entrambi gli imputati per i pesantissimi reati di omicidio volontario premeditato con l’aggravante mafiosa.

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Secondo quanto ricostruito dall'inchiesta, i due sarebbero stati gli autori materiali del delitto ordinato dalla cosca di ‘ndrangheta Crea di Rizziconi come vendetta trasversale nei confronti di Girolamo Bruzzese, pentito che dal 2003 ha testimoniato in processi di ‘ndrangheta.

Una ricostruzione sempre rigettata dalla difesa che ora è pronta ricorrere in appello o dopo la deposizione della sentenza.  "Questo è un processo definito indiziario dalla stessa procura. Secondo noi gli elementi portati in giudizio non provano in alcun modo la responsabilità degli imputati. Attendiamo di leggere le motivazioni e poi faremo appello" hanno spiegato infatti gli avocati dei due imputati.

Davanti ai giudici pende ancora la situazione di un terzo imputato, un 57enne che la Procura di Pesaro accusa di concorso in omicidio aggravato dal metodo mafioso. Per l'accusa, l'uomo avrebbe studiato i movimenti della vittima facendo in pratica da palo per favorire l’agguato da parte dei due presunti killer di Marcello Bruzzese

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