Omicidio Luciana Biggi: assolto Luca Delfino
Dopo 5 ore di Camera di Consiglio, il Presidente della Corte D'Assise di Genova Anna Ivaldi legge la sentenza: Luca Delfino è assolto in base al secondo comma dell'articolo 530 (la vecchia insufficienza di prove). L'uomo era accusato di aver ucciso la sua ex ragazza Luciana Biggi e per lui il pubblico ministero Enrico Zucca aveva chiesto 25 anni.
Luca Delfino sta già scontando una condanna della Cassazione a 16 anni e 8 mesi di reclusione per l'omicidio di Antonella Multari, un'altra sua ex fidanzata. L'uomo uccise Antonella l'8 agosto 2007 a Sanremo e lo fece sferrando 10 coltellate alla donna che era per strada. Un'esecuzione efferata (che ricorda un po' l'omicidio di Simonetta Cesaroni) che ai più aveva fatto pensare alla colpevolezza dell'uomo anche in questo processo.
Per la Corte d'Assise di Genova, quindi, non è lui l'assassino di Luciana Biggi. Luciana fu uccisa il 28 aprile del 2006 e il suo corpo fu trovato in una pozza di sangue nel centro storico di Genova, in vico San Bernardo. La giovane, che aveva 36 anni, aveva la gola squarciata e 2 ferite sul braccio e sulla mano, segno di una violenta colluttazione col suo aggressore.
Prime reazioni arrivano dal mondo politico, in particolare dal senatore della Lega Nord Piergiorgio Stiffoni che ha detto ai cronisti di ritenere la sentenza "vergognosa". Non solo. Stiffoni ha inoltre dichiarato di auspicare "un'immediata ispezione ministeriale alla Corte d'Assise di Genova. Ora– ha continuato- le donne di Genova devono far sentire la loro rabbia contro giudici prezzolati, degni togati di ispirazione islamico-talebana in tutto e per tutto". Delfino, scortato dalla polizia penitenziaria, non ha voluto commentare la sentenza.
L'avvocato di Delfino Riccardo Lamonaca è parso molto soddisfatto per la sentenza: "Credo che la corte abbia utilizzato molto coraggio per la sentenza. Al di là della soddisfazione personale, questo rappresenta per noi un ottimo risultato: è una sentenza che si basa essenzialmente sulla mancanza di prove".
Delusione e amarezza, invece, per Bruna Biggi, sorella di Luciana, che bolla la sentenza come "scandalosa" e dichiara: "Mia sorella è morta due volte, questa non può essere considerata giustizia. In questi 5 anni abbiamo lottato per niente".