Lorys, terminato interrogatorio a Veronica Panarello: “Non l’ho ucciso io”
AGGIORNAMENTO ORE 19.40 – Veronica Panarello ha ribadito di non aver accompagnato il figlio a scuola e di non essere stata lei ad ucciderlo. Inoltre avrebbe specificato che il 29 Novembre Lorys è "salito a casa con le chiavi" da lei fornite ma che su tutto il resto avrebbe "un buco".
AGGIORNAMENTO ORE 19.33 – "Non rilasciamo nessuna dichiarazione fino all'udienza preliminare" è il commento dell'avvocato Francesco Villardita, all'uscita dal carcere di Agrigento.
AGGIORNAMENTO ORE 19.23 – Sta per uscire dal carcere l'avvocato Francesco Villardita.
AGGIORNAMENTO ORE 19.15 – E' terminato l'interrogatorio a Veronica Panarello. Dal carcere sono già usciti gli inquirenti che non hanno parlato ai cronisti.
AGGIORNAMENTO ORE 19.10 – L'interrogatorio prosegue da oltre 7 ore: solo due le pause. Oltre al sostituto procuratore, ci sarebbero anche il capo della squadra mobile di Ragusa, Ciavola, e il capitano Domenico Spadaro.
AGGIORNAMENTO ORE 18.50 – Sono trascorse quasi 7 ore dall'inizio dell'interrogatorio: Veronica Panarello sta parlando dinanzi al sostituto procuratore Marco Rota e all'avvocato Francesco Villardita.
Potrebbe esserci una svolta clamorosa nel caso Lorys Stival. La mamma del piccolo assassinato a Santa Croce Camerina avrebbe chiesto di essere sentita dal sostituto procuratore di Ragusa, Marco Rota. Stamattina, al carcere di Agrigento, è arrivato anche l'avvocato Francesco Villardita che, però, non ha rilasciato dichiarazioni. Non è ancora trapelato, invece, il contenuto dell'interrogatorio anche se – stando alle prime indiscrezioni – potrebbe essere stata la stessa Panarello a richiederlo, a pochi giorni dall'udienza preliminare che si sarebbe dovuta tenere il 19 Novembre a Ragusa ma che potrebbe slittare di 24 ore. Stando alle notizie in nostro possesso, l'indagata sarà presente in aula. Intanto l'avvocato di Davide Stival, Daniele Scrofani – raggiunto telefonicamente da Fanpage.it – sta seguendo con apprensione l'evolversi della vicenda.
Udienza preliminare il 20 Novembre
Alcuni giorni fa, come emerso sulle pagine del quotidiano "La Sicilia", la Panarello avrebbe convocato in carcere il marito Davide e gli avrebbe confessato di aver portato il figlio a scuola quella maledetta mattina del 29 Novembre 2014. Dichiarazioni che, di fatto, "cozzano" con la versione dei fatti resa agli inquirenti subito dopo il delitto (e nei mesi successivi). "Mi stai facendo venire i dubbi, può essere che hai ragione tu, che io mi ricordi di averlo lasciato e invece… sia rientrato a casa. Ma quando sono rientrata non c'era più. Io non l'ho toccato, questo è sicuro. Io tutto quel male non glielo potevo fare" dichiarava la donna in un colloquio con il marito. E ancora: "Tu ora mi stai facendo venire un altro dubbio. E se io mi ricordassi il ricordo del giorno prima..". Tantissimi i dubbi che hanno assalito la giovane mamma, accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Veronica Panarello: "Chi ha preso mio figlio?"
Nessuno fino ad oggi – carte alla mano – ha dichiarato di aver visto la Panarello accompagnare il figlio Lorys a scuola. Anzi, alcuni genitori hanno espresso forti dubbi sul comportamento dell'indagata all'uscita di scuola, intorno alle 12.25: "Si mostrava angosciata e disperata. Ricordo che, presa dal panico per la notizia, comunicavo che forse avevo visto Lorys. La stessa, però, non mi considerava più di tanto […] Mi è parsa strana l'affermazione di Veronica "chi l'ha preso". Io sarei entrata dentro la scuola a cercare mio figlio".