video suggerito
video suggerito

Veronica Panarello avrebbe premeditato l’omicidio del figlio Loris

La donna è accusata di aver strangolato con delle fascette elettriche il figlio di otto anni, il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina (Ragusa). Ora, stando a quanto afferma il settimanale ‘Giallo’, la sua posizione processuale rischia di farsi più grave.
A cura di Biagio Chiariello
203 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Sembra complicarsi la posizione processuale per Veronica Panarello, mamma di Loris Stival, accusata di aver ucciso il bambino a Santa Croce Camerina, il 29 novembre dell’anno scorso. Secondo quanto si legge su Il Giornale, che cita un servizio del settimanale Giallo. il giudice per le udienze preliminari Andrea Reale avrebbe chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e occultamento di cadavere.

 “La donna, infatti – scrive Il Giornale – contrariamente alle sue abitudini aveva lasciato l‘auto in garage (in modo da poter trasportare il corpicino di Loris senza essere notata dai vicini) e poi avrebbe fatto dei sopralluoghi al Vecchio Mulino, il luogo in cui è stato poi ritrovato il corpicino del piccolo. Francesco Villardita, l’avvocato della donna, ha chiesto il giudizio abbreviato dopo una perizia psichiatrica. Questo vuol dire che la donna, se sarà ritenuta capace di intendere e volere, sarà giudicata sulla base delle prove raccolte e, in caso di condanna, otterrà lo sconto di un terzo della pena”.

Le accuse, dunque, si fanno più gravi per la Panarello e per questo il suo avvocato ha chiesto una perizia psichiatrica. Nel caso in cui fosse ritenuta incapace di intendere e volere potrebbe avere lo sconto di un terzo della pena. Venerdì scorso, la giovane mamma di Santa Croce Camerina è stata trasferita nell’ex ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona di Pozzo di Gotto (Messina). L’amministrazione penitenziaria aveva disposto il trasferimento di Veronica dal carcere di Agrigento all’ex Opg, così da tenerla sotto osservazione e di curarla dai problemi di depressione evidenziati in carcere.

203 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views