Omicidio Liliana Resinovich: cosa possono dirci a distanza di anni i coltelli sequestrati al marito indagato

Sono stati sequestrati in casa di Sebastiano Visintin centinaia di coltelli, alcuni vestiti e un paio di guanti in stoffa che l'uomo avrebbe indossato il giorno della scomparsa della moglie, la 63enne Liliana Resinovich, sparita il 14 dicembre del 2021 e trovata morta nel boschetto dell'ex Opp di Trieste il 5 gennaio 2022.
L'uomo è formalmente indagato per l'omicidio della moglie e l'iscrizione al registro è arrivata appena qualche giorno fa dopo 9 ore di perquisizione nella sua abitazione. Lo scopo degli inquirenti è quello di verificare la compatibilità tra la lama di alcuni coltelli e il taglio del cordino del sacco della spazzatura che avvolgeva il corpo della 63enne al momento del ritrovamento.
"Bisognerebbe capire quali sono i dati al momento nelle mani degli inquirenti – ha spiegato a Fanpage.it l'ex sostituto commissario della Scientifica di Milano, Dario Redaelli -. La morte di Lilly è avvenuta per soffocamento, non per un'azione legata all'utilizzo di armi bianche. Bisognerebbe capire se gli inquirenti hanno riscontrato sulla salma ferite da taglio o compatibili con armi di questo tipo".
A distanza di quasi quattro anni quali elementi potrebbero emergere dall'analisi dei coltelli e perché sono stati sequestrati?
La morte come sappiamo è avvenuta per soffocamento ma può essere che siano state riscontrate delle ferite da arma da taglio sulla salma della povera Liliana, ovviamente non mortali. Questi sono elementi che da "esterni" alle indagini non abbiamo. In ambito autoptico il confronto tra l'arma sospetta e la ferita si fa sempre. Bisogna capire se il sequestro di queste lame è avvenuto per effettuare questo tipo di accertamenti.
Si parla di una comparazione tra i coltelli presi in casa di Visintin e il taglio del cordino di un sacco della spazzatura nel quale era avvolto il corpo di Lilly. È possibile trovare qualcosa a distanza di anni?
Si cercherà di trovare eventuale presenza di tracce sulla lama di uno di questi coltelli. Anche in questo caso il sequestro avrebbe senso. L'eventuale compatibilità tra la lama e il taglio però non vuol dire che siamo davanti alla cosiddetta "pistola fumante" che gli investigatori stanno cercando. Ci sono moltissime variabili, soprattutto dopo tanti anni.
Una compatibilità potrebbe essere un indizio e come sancisce la Cassazione, la valutazione degli indizi deve essere fatta nell'insieme. Potrebbe essere una mollica di pane che si aggiunge ad altri elementi nelle mani degli inquirenti.
Come sa, Sebastiano Visintin è arrotino e dopo quasi quattro anni potrebbe aver affilato e modificato i coltelli che aveva nella sua abitazione. A distanza di tutto questo tempo è ancora possibile capire qualcosa dall'analisi di queste lame?
Se con questi coltelli avesse tagliamo un lamierino (foglio di metallo di piccole dimensioni ndr) come fu per il caso di Unabomber, allora l'utensile potrebbe recare tracce che possono essere analizzate e comparate. Nel caso del taglio di un cordino le cose sono un po' diverse. Affilando i coltelli potrebbe aver modificato la lama e questo renderebbe vane le indagini anche se fossero in corso analisi sulla loro compatibilità con tracce lasciate su superfici metalliche perché ovviamente gli inquirenti si troverebbero davanti a un oggetto con caratteristiche completamente diverse da quello di quasi 4 anni fa.

È possibile capire se un coltello abbia o meno subito delle modifiche tramite accertamenti?
Sì, è una valutazione che si può fare. Servirebbero delle analisi di carattere fisico-chimico e in certi casi si può addirittura risalire alla data in cui la lama è stata affilata. Dipende sempre ovviamente dalla qualità e dalle sue caratteristiche. È importante anche il materiale: l'acciaio reagisce in un modo diverso da altri materiali.
Una lama recentemente affilata non ha patito quel minimo di ossidazione che per esempio sull'acciaio è meno visibile che sul ferro. In qualche modo lo scorrere del tempo è assolutamente visibile.
Sugli abiti sequestrati invece che tipo di indagini potrebbero essere fatte?
Più o meno le stesse verifiche che furono effettuate sui sedili del furgone di Bossetti per il caso di Yara Gambirasio. Sui suoi indumenti furono trovate delle fibre ed è stata effettuata una comparazione. In questo caso potrebbe esserci una compatibilità con le fibre del maglione di Visintin, ma per parlare di una prova bisogna fare ancora molta strada. Dobbiamo considerare che Liliana era la moglie e che potrebbe essere entrata in contatto con quegli indumenti in un qualsiasi modo prima di morire.
Il tempo su questo genere di indagini non interferisce?
No, non vi è un decadimento della traccia dovuto al tempo. Stiamo parlando di fibre, quindi tracce che spesso e volentieri sono magari di origine naturale ma sono state lavorate. In genere quando acquistiamo un capo di abbigliamento speriamo duri nel tempo e i tessuti vengono preparati in quest'ottica. Una traccia può essere individuata per questo motivo anche a distanza di anni. Chiaramente questo non è un confronto genetico.