Omicidio Ilenia Fabbri, la compagna di Claudio Nanni: “Sono convinta della sua innocenza”
"Non gli ho chiesto niente perché so che Claudio è innocente". Ha detto questo la nuova compagna di Claudio Nanni, attualmente unico indagato per l'omicidio della ex moglie Ilenia Fabbri. La 46enne è stata trovata morta in una pozza di sangue nella sua abitazione di Faenza. Unica testimone dell'omicidio, che secondo gli inquirenti sarebbe stato commissionato, la compagna della figlia Arianna che era rimasta a dormire a casa della Fabbri.
L'ex marito Nanni è stato indagato come probabile mandante dell'omicidio per evitare le cause intentate dalla vittima su dei pagamenti non corrisposti durante il periodo di impiego nell'azienda che l'uomo aveva avviato nel 2004. La compagna di Nanni non ha dubbi sull'estraneità ai fatti del fidanzato. "Per tutta la vita non ho mai trovato una persona così affettuosa – ha detto la nuova compagna dell'ex marito della Fabbri -. Si tratta di una persona che prima di pensare a se stessa pensa agli altri. In questo momento la sua grande preoccupazione è la figlia Arianna e come può vivere questa tragedia. Sa benissimo che serviranno anni prima che riesca a metabolizzare la cosa. Per me è inconcepibile che possa aver commissionato un omicidio: non è una persona in grado di pensare cose simili. Quando è uscita la notizia, sapevo che Claudio è assolutamente innocente e ci credo ancora".Anche Nanni è intervenuto per difendere la sua innocenza. "Non sono stato io – sostiene, lapidario -, Ne abbiamo già parlato, basta. Non abbiamo più niente da dire" ha concluso.
La lettera della figlia Arianna
La figlia Arianna ha deciso di scrivere una lettera per sfogare il suo dolore e la sua rabbia. "Non voglio andare contro mio padre ma neppure contro mia madre che non c'è più – scrive – sicuramente non per mano del mio papà ma per mano di una persona che è in libertà. In prigione ci sono io, mentalmente. Certe amiche di mamma hanno ragione, mio padre ha avuto comportamenti ingiusti nei confronti di mia madre, ma non è una bestia. Non lo avrebbe mai fatto, prima per mia mamma ma poi per me, perché vive per me. Qualche giorno fa, in lacrime, gli ho chiesto: "Sei stato veramente tu?". E lui mi ha risposto: "Assolutamente no, non lo avrei mai fatto".