video suggerito
video suggerito

Omicidio Gravina, Lacarpia cade dal letto in cella: trasportato dal carcere al pronto soccorso di Bari

Inizialmente si pensava ad un tentato suicidio, ma si tratterebbe di una caduta accidentale. Giuseppe Lacarpia è in carcere da tre giorni per l’omicidio volontario premeditato della moglie Maria Arcangela Turturo. Stamattina è fissata l’udienza di convalida del fermo.
A cura di Biagio Chiariello
459 CONDIVISIONI
Maria Arcangela Turturo e Giuseppe Lacarpia
Maria Arcangela Turturo e Giuseppe Lacarpia

Si terrà questa mattina alle 10 l’udienza di convalida del fermo di Giuseppe Lacarpia, il 65enne allevatore pregiudicato di Gravina di Puglia, in carcere da due giorni per l’omicidio premeditato della moglie, la 60enne Maria Arcangela Turturo. Secondo quanto ricostruito, anche grazie a un video, avrebbe dato fuoco all’auto della moglie e poi tentato di schiacciarla col proprio peso. Prima di morire in ospedale, agli inquirenti e alla figlia, la donna ha indicato nel marito il suo aggressore.

L’uomo, accusato di omicidio volontario premeditato e aggravato dalla crudeltà, dovrebbe comparire con il nuovo avvocato, dopo che l’avvocato Gioacchino Carone, che lo aveva assistito nella primissima fase delle indagini, ha rinunciato all’incarico per assistere invece i figli della coppia, parti offese del reato.

Nella tarda mattinata di ieri, il 65enne è stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico di Bari: era trapelata la voce di un tentato suicidio, ma secondo i sanitari l'uomo sarebbe caduto accidentalmente dal letto a castello della sua cella.

Intanto, nello stesso ospedale del capoluogo pugliese si è concluso l’esame autoptico eseguito dal medico legale Antonio De Donno sul corpo della vittima. Seguiranno altri accertamenti di laboratorio e l’esito si conoscerà nelle prossime settimane. Nella prima ispezione cadaverica era emersa la presenza di "multiple lesività riconducibili ad azione contusiva e in parte all’azione della fiamma". Integrando l’esito della preliminare ispezione cadaverica con il referto della Tac total body (plurime fratture costali anteriori scomposte ed incassate verso il parenchima, a partire dalla III costa anteriormente a destra e dalla II costa a sinistra. In quest’ultima sede, le fratture costali determinano compressione sul cuore, frattura del corpo dello sterno che appare incassato verso il parenchima), è possibile ritenere che abbiano concorso il grave traumatismo antero-posteriore sterno-costale e la progressiva anemizzazione in paziente in terapia antiaggregante e anticoagulante".

A Gravina di Puglia non erano in molti a conoscere la famiglia Lacarpia. Praticamente nessuno dice di essere a conoscenza delle violenze che Maria Arcangela avrebbe subito per anni, come trapelato dalle testimonianze rese soprattutto dalla figlia alla polizia dopo l'omicidio. Anche i servizi sociali del Comune hanno ammesso di essere all'oscuro di tutto, nonostante il 65enne fosse già stato arrestato 14 anni fa per aver tentato di uccidere il figlio.

459 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views