Omicidio Gloria Rosboch, condanna definitiva in Cassazione: 30 a Defilippi e 18 anni a Obert
Gabriele Defilippi e Roberto Obert sono colpevoli dell’omicidio di Gloria Rosboch. Lo ha deciso oggi la Corte di Cassazione confermando 30 anni di carcere per Defilippi e 18 anni e 9 mesi di reclusone per l'amico Obert. Accogliendo le richieste del procuratore generale Pina Casella, che aveva sollecitato la conferma delle condanne inflitte in appello, la Cassazione rende così definitivi i verdetti di colpevolezza e mette la parola fin e sulla triste vicenda del delitto della povera Gloria Rosboch, la professoressa 49enne di Castellamonte uccisa nel gennaio del 2016 nel Torinese. La prima sezione penale della Cassazione dunque ha respinto completamente i ricorsi presentati dagli avvocati difensori contro la sentenza emessa dalla Corte d'assise d'appello di Torino il 14 dicembre dello scorso anno.
Gloria Rosboch scomparve il 13 gennaio del 2016 e il suo corpo senza vita fu ritrovato un mese dopo in una discarica a Rivara. Le indagini portarono a un suo allievo, Gabriele Defilippi, allora diciottenne, di cui la professoressa si era invaghita. Secondo l'accusa, dietro l'omicidio c'era un raggiro: Defilippi avrebbe convinto la vittima a versargli 187mila euro in cambio della promessa di una nuova vita, in Costa Azzurra. Quando la donna si rese conto che non avrebbe mia più rivisto quei soldi, chiese la restituzione della somma. Da qui la scelta di ucciderla. Un "omicidio barbaro, tremendo e cinico, commesso con lucidità e freddezza” secondo la Procura torinese. Attirata in un trappola, la professoressa è stata strangolata in auto e poi il suo cadavere fatto sparire. Grabriele Defilippi, giovane amante dei travestimenti, ha coinvolto nell'omicidio anche l'amico e amante Roberto Obert, all'epoca 54enne, che si è prestato senza mostrare timore a quella che l'accusa ha definito un'azione crudele studiata nei minimi dettagli.