Omicidio Gessica Lattuca, nel caso spunta una misteriosa telefonata

Una telefonata può cambiare le sorti del caso Gessica Lattuca. Dagli ultimi accertamenti degli inquirenti è emersa una telefonata in entrata alle ore 20 e 50, proprio quello della scomparsa della 27enne di Favara, sul cellulare della ragazza. A chiamare sarebbe stata la signora Stagno, un'amica della donna, che però non aveva dato riferito l'episodio, emerso ora dai tabulati telefonici. La telefonata tuttavia, traccia la linea temporale in cui la ragazza ha fatto perdere le sue tracce. Alle 20 e 50, dunque, Gessica era ancora viva, o quantomeno qualcuno usava il suo telefono. Inizialmente la donna aveva giustificando la telefonata, durata qualche minuto, spiegando che era stata la stessa Gessica a chiederle di farle squillare il telefono che aveva momentaneamente perso di vista. In queste ore verranno sentiti  la mamma di Gessica, Giuseppina Caramanno, Enzo Lattuca, il fratello e i coniugi Restivo e Stagno.

Al momento l'unico indagato per omicidio, sequestro di persona e maltrattamenti è Filippo Russotto, l'ex compagno della giovane e padre di tre dei suoi quattro figli. Proprio in casa dell'uomo gli esperti del Ris hanno cercato a lungo prove di eventuali reati, ma hanno trovato solo una piccola traccia di sangue in bagno, sangue che si è rivelato essere del fratello di Gessica. A sei mesi dalla scomparsa di Gessica si brancola ancora nel buio tra ipotesi di ricatti sessuali e piste passionali. Numerosi, sono stati finora, i tentativi di depistaggio e le false piste suggerite da sedicenti testimoni, che però non hanno portato a nulla. Una ‘supertestimone' verrà ascoltata in questi giorni per riferire del luogo in cui, secondo lei, si troverebbe il cadavere della ragazza scomparsa da Favara, ovvero in un loculo al cimitero vicino alla tomba della sua famiglia. Anche questa testimonianza sarà vagliata con attenzione.