Omicidio Francesca Deidda, il marito Igor Sollai accusato di violenza sessuale su una ragazza di 15 anni
Igor Sollai, il 43enne reo confesso dell'omicidio e dell'occultamento di cadavere della moglie Francesca Deidda, 42 anni, sarebbe attualmente indagato anche per violenza sessuale aggravata su una ragazza di 15 anni. A riportare la notizia è L'Unione Sarda. La minore sarebbe la figlia di amici.
Sulla base di quanto si legge sul quotidiano, l'uomo, in carcere a Uta per aver ucciso la moglie, scomparsa il 10 maggio scorso (il corpo è stato ritrovato solo il 18 luglio in un borsone abbandonato nelle campagne tra Sinnai e San Vito), sarebbe stato sorpreso dai Carabinieri con la 15enne sdraiata sul letto matrimoniale nella casa di San Sperate dove il 43enne ha confessato di aver ucciso la moglie.
La minore sarebbe stata trovata senza scarpe e con indosso solo un paio di short e un top. Sollai, riporta ancora il quotidiano, sarebbe stato incastrato da intercettazioni ambientali, realizzate grazie alle microspie messe sia nella casa che nell'auto durante le indagini per il delitto della moglie.
I Carabinieri sarebbero riusciti a scoprire in tempo reale che il 43enne aveva convinto la minore a seguirlo in casa e a far intervenire immediatamente i colleghi, arrivati presso l'abitazione con la scusa di notificare un atto. Sollai avrebbe detto agli inquirenti, che gli hanno intimato di riportare a casa la ragazzina, che si trovavano insieme nel letto matrimoniale per guardare un film.
La Procura, a quanto si apprende, avrebbe quindi iscritto Sollai nel registro degli indagati per violenza sessuale aggravata sulla minore. Ora la 15enne potrebbe essere sentita in un incidente probatorio, che è già stato richiesto.
Il prossimo 26 febbraio ci sarà la prima udienza del processo a carico di Sollai per l'omicidio della moglie, uccisa a martellate. La giudice per le indagini preliminare del tribunale di Cagliari, Ermengarda Ferrarese, ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dal pubblico ministero Marco Cocco, titolare dell'inchiesta sulla morte di Francesca Deidda.
Gli avvocati della difesa, Laura Pirarba e Carlo Demurtas, escludono la premeditazione, sostenuta invece dall'accusa, che ipotizza per il delitto un movente economico: una polizza sulla vita di Francesca che il marito avrebbe voluto incassare per potersi rifare una vita con la donna con cui aveva una relazione extraconiugale.