Omicidio Francesca Deidda, il cadavere nascosto da alcune piante: “Le ha acquistate il marito”
Avrebbe comprato diverse piante per occultare il corpo della moglie, ritrovato in un borsone abbandonato nelle campagne tra Sinnai e San Vito, nel Cagliaritano. Sarebbe questa una delle prove che potrebbero incastrare Igor Sollai, il 43enne accusato di aver ucciso Francesca Deidda, scomparsa il 10 maggio e trovata morta due mesi dopo.
L'uomo, in carcere con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, dall'arresto continua a dichiararsi innocente. A dare la notizia è L'Unione Sarda.
A quasi due mesi dal sopralluogo effettuato all'interno della casa di San Sperate in cui viveva la coppia, gli investigatori avrebbero scoperto che piante e vasi ritrovati nelle campagne dove è stato scoperto il borsone sarebbero stati acquistati il 15 maggio, pochi giorni dopo la scomparsa della donna, a Elmas e pagati con la carta di credito di Sollai.
Il fatto che quelle piante non c'entrassero nulla con il resto della macchia mediterranea e che avessero ancora la zolla attaccata ha insospettito gli inquirenti che hanno perlustrato accuratamente tutta l'area del ritrovamento.
Nei pressi di un sentiero sterrato i Carabinieri, che sono coordinati dal pubblico ministero Marco Cocco, hanno trovato un anfratto che nascondeva dei bidoni, all’interno pare siano state trovate tracce d’acqua, con cui l'uomo potrebbe aver annaffiato gli arbusti, e due vasi di plastica compatibili con le ricerche.
"Si tratta di atti ancora coperti da segreto istruttorio e circostanze che sono ancora oggetto di approfondimento che è iniziato con l'ultimo sopralluogo nella casa di San Sperate e nei pressi del Ponte Romano", ha detto all'ANSA l'avvocato Carlo Demurtas che con Laura Pirarba difende Solalio.
"A oggi non abbiamo alcuna nessuna comunicazione in merito dalla Procura. Sappiamo solo che proseguono gli accertamenti sui cellulari e su tutti gli elementi ritenuti utili alle indagini", ha aggiunto il legale.