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Omicidio Flavia Mello Agonigi, il killer incastrato grazie alla posizione fornita da Google maps

La svolta nell’indagine sulla scomparsa di Flavia Mello Agonigi è arrivata quando gli inquirenti hanno recuperato i suoi spostamenti su google maps, rivenendo la sua vettura vicino al palazzo dove è la 54enne è stata uccisa e dove risiede anche il killer reo confesso.
A cura di Antonio Palma
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Una posizione e le coordinate fornite da Google maps hanno portato alla svolta nel caso di Flavia Mello Agonigi, la donna di 54 anni scomparsa da Pontedera lo scorso 12 ottobre e ritrovata morta ieri in una cisterna, uccisa a coltellate da un 34enne reo confesso, Emanuele Nannetti. Gli inquirenti, infatti, dopo aver avuto accesso all'account google della vittima, hanno interrogato maps sui suoi spostamenti riuscendo infine a rinvenire la vettura della donna e di lì a poco il cadavere.

Secondo quanto ricostruito da fonti investigative all'Ansa, i consulenti informatici della procura hanno esaminato il computer della vittima, sequestrato il 21 ottobre nell'abitazione della donna a Pontedera, accendendo al suo account Google. A questo punto hanno consultato lo storico delle sue richieste al navigatore di google maps fermandosi all'ultima tappa.

Grazie a queste informazioni, i poliziotti della squadra mobile pisana e del commissariato di Pontedera sono arrivati a Sant'Ermo, il piccolo borgo frazione del comune di Casciana Terme Lari, in provincia di Pisa, dove intorno alle 14.30 di ieri hanno effettivamente rinvenuto l'auto della 54enne, chiusa e parcheggiata. La vettura era ferma a pochi passi dalla chiesa dove nessuno l'aveva notata o segnalata.

Le ricerche degli inquirenti si sono quindi concentrate sul posto e hanno porto al rinvenimento del cadavere della vittima a pochi passi dall'auto, in una cisterna di una cantina. Poco dopo è arrivato anche il fermo del 34enne Emanuele Nannetti che dormiva nel locale sovrastante, un' abitazione di senza nemmeno corrente elettrica. L'uomo, che pare vivesse sul posto  da circa un mese, ha confessato subito il delitto e ora deve rispondere dei reati di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Secondo quanto ricostruito finora, l'uomo che lavorava occasionalmente come meccanico, sarebbe entrato in contatto con la vittima attraverso un sito di incontri e, secondo quanto ha riferito agli investigatori, l'avrebbe uccisa con quattro coltellate al fianco e alle spalle al culmine di una lite per questioni economiche.

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