Omicidio Elisa Pomarelli, la sorella a Sebastiani: “Invece di piangere marcisci in galera”
Ora piangi eh? Se fossi seriamente pentito accetteresti l’ergastolo a testa china, senza attaccarti a ogni cavillo. Il minimo che puoi fare è marcire in galera e non sprecare energie a giustificare un’azione impensabile. Ahimè non hai ancora incrociato la mia strada. Ormai sei il mio incubo. È la dura invettiva di Francesca Pomarelli, la sorella di Elisa, contro Massimo Sebastiani, arrestato sabato 7 settembre per aver ucciso e occultato il corpo della giovane amica a Sariano del Gropparello. Una delle prime dichiarazioni trapelate dagli interrogatori a Sebastiani, infatti riguarda il ‘pentimento' di Massimo, ora difeso dall'avvocato Mauro Pontini, che avrebbe assicurato, tra le lacrime di essere affranto per quanto accaduto. Massimo, secondo la ricostruzione dei fatti avrebbe strangolato Elisa nel pollaio della sua abitazione a Campogrande di Carpaneto, lo stesso giorno in cui è scomparsa, domenica 25 agosto 2019. Movente, la decisione della ragazza di troncare la frequentazione, che durava da tre anni, con il 45enne Sebastiani. Massimo ed Elisa – omosessuale dichiarata – erano solo amici, eppure lui aveva sviluppato per lei un'autentica ‘ossessione', nata dall'improbabile illusione che lei potesse ricambiare il suo interesse sentimentale. Questo, chiaramente, non è avvenuto e quando Elisa ha deciso di prendere in mano la situazione, mettendo fine a quel rapporto, lui l'ha uccisa.
Oggi autopsia e interrogatorio di garanzia
Nessuno, a detta dei molti testimoni, aveva mai immaginato che Sebastiani, operaio tornitore con un lavoro e diversi amici, potesse mai rappresentare un pericolo per Elisa. Il pensiero non era balenato neanche alla famiglia di lei, alla sorelle Francesca e Debora e ai genitori, che guardavano quell'amicizia con simpatia. Fino alla vigilia del ritrovamento del corpo di Elisa i coniugi Pomarelli e le due sorelle erano convinti che lui la tenesse segregata da 12 giorni, che si trattasse solo di un sequestro. La tragica verità è stata scoperta sabato intorno alle 13 e 30, quando la cattura del solo Sebastiani, nascosto in una cascina sul Monte Moria, ha fatto perdere le speranze che Elisa potesse essere viva. È stato lui stesso, dopo aver confessato, a condurre i carabinieri nei boschi di Sariano del Gropparello, dove il corpo della ragazza è stato recuperato. Sarà l'autopsia, prevista per i prossimi giorni a confermare le modalità del'assassinio. Per ora il pm incaricato delle indagini ipotizza che Elisa sia stata assassinata in base a un ‘piano criminale'. Si è aggravata invece la posizione dell'ex suocero di Sebastiani, Silvio Perazzi, indagato per favoreggiamento, per averlo coperto e nascosto, da dopo la sua fuga. Attesi per oggi l'autopsia sul corpo della 28enne Elisa Pomarelli e l'interrogatorio di garanzia di Massimo Sebastiani.
Raccolta fondi per supportare la famiglia
Per dare un sostegno alla famiglia della vittima Elisa Pomarelli, alcuni amici hanno istituito una raccolta fondi sul sito ‘gofundme'.