Omicidio di Pierina Paganelli, le indagini si concentrano nel palazzo, i famigliari: “Impossibile”
Interrogatori a tappeto tra amici e parenti di Pierina Paganelli, sequestri e perquisizioni in casa di nuora e consuoceri, tutti residenti nello stesso condominio. Le indagini sulla morte violenta della pensionata di 78 anni, trovata morta la mattina del 4 ottobre sorso nel garage di un condominio di via Del Ciclamino a Rimini, si stanno concentrando sempre di più nello stesso palazzo dove è avvenuto l’assassinio.
Dopo aver ascoltato più volte la nuora, che è anche la donna che ha trovato il cadavere, nelle scorse ore gli inquirenti infatti hanno ascoltato, come persone informate dei fatti, i tre figli della donna e la nipotina. La ragazzina è un'adolescente che era molto affezionata alla nonna che viveva nello stesso palazzo. Ascoltati anche il fratello della madre, una coppia di vicini di casa e i consuoceri della vittima. In pratica si cerca di ricostruire vita privata e le dinamiche familiari della vittima.
La scientifica è tornata anche oggi nel condominio per appurare alcune circostanze tra cui la presenza di alcune persone sulla scena in cui è stata ritrovata la vittima. Nello stesso palazzo gli inquirenti hanno cercato in lungo e in largo anche l’arma del delitto ma senza esito. Si cerca una lama con la quale il killer si è accanito su Pierina Paganelli sferrandole ben 17 coltellate. Un accanimento che ha escluso la rapina. Sono state quattro infatti le coltellate mortali inferte alla vittima, gli altri fendenti sono arrivati quando e ormai era già a terra morta, secondo dall'autopsia. Del resto alla vittima non è stata sottratto nulla e chi ha ucciso la 78enne sembra che conoscesse bene le sue abitudini tanto da attenderla davanti alle scale, dopo il garage, al ritorno dalla funzione religiosa.
Al momento comunque non ci sono indagati ma solo tanti dubbi e incredulità. Anche i residenti del palazzo, tra cui ora serpeggia la paura, descrivono Pierina Paganelli come una donna dolce e senza nemici e raccontano di una famiglia apparentemente unita. Qualcosa nelle dinamiche familiari però sembra si fosse rotta in seguito all'incidente di uno dei figli della donna nello scorso 7 maggio. Si tratta del marito della donna che ha trovato il cadavere di Pierina.
L’uomo, pur essendo lucido, ha difficoltà a parlare e, stando a quanto riferito dai parenti, non ha memoria dello strano incidente dopo il quale fu ritrovato in coma con le ossa del cranio e del viso rotte, lungo il ciglio della strada a 300 metri da casa. Un incidente molto strano di cui è stata accusata un’auto pirata ma la cui natura non è stata mai chiarita del tutto.
I figli della 78enne, tramite i loro avvocati, comunque non sospettano di nessun parente. Lo hanno ribadito attraverso i loro legali. "Nessuno di loro ritiene che i parenti siano capaci di un gesto simile. Lo definiscono impossibile", spiegano gli avvocati.