Omicidio di Marta Russo: Scattone e Ferraro risarciranno la famiglia della studentessa
![ferraro scattone](https://staticfanpage.akamaized.net/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2011/05/marta-russo.jpg)
Ricorderete tutti l'omicidio di Marta Russo, la studentessa di Giurisprudenza, rimasta uccisa nel maggio del 1997 da un colpo di pistola esploso mentre la giovane camminava tra i viali interni dell'Università La Sapienza di Roma in compagnia di una sua amica. Fu un caso molto dibattuto sul quale l'opinione pubblica, come spesso accade, si divise in innocentisti e colpevolisti nei confronti dei due principali indagati Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, due assistenti universitari.
Ieri il caso è ritornato nelle aule della tredicesima sezione del Tribunale civile di Roma dove si è stabilito che Scattone e Ferraro dovranno risarcire la famiglia della studentessa per un milione e centomila euro. Il Tribunale ha respinto, invece, la richiesta di risarcimento avanzata dai legali della famiglia Russo nei confronti dell'Università La Sapienza: secondo i giudici, infatti, non si può chiedere ad una struttura pubblica come l'università di sorvegliare ogni angolo.
Per quanto concerne l'aspetto penale della vicenda, il delitto di Marta Russo è stato oggetto di ogni grado di giudizio e Scattone e Ferraro nel 2003 la Cassazione li ha condannati per omicidio colposo(escludendo quindi il dolo) rispettivamente a 6 e 4 anni di reclusione. Le indagini che portarono alla soluzione del caso si mostrarono sin da subito piuttosto intricate. Nei giorni immediatamente precedenti all'omicidio di Marta Russo l'ateneo romano aveva eletto i rappresentanti universitari; ci fu una vittoria stracciante della destra e in prima analisi gli inquirenti credettero in un ritorno alla strategia della tensione degli anni 70-80. L'ipotesi però venne ben presto abbandonata perché né Marta né l'amica con cui si trovava al momento dell'uccisione erano iscritte ad alcun movimento politico.