Omicidio di Davide Bifolco: slitta a mercoledì l’autopsia
AGGIORNAMENTO – L'autopsia sul corpo di Davide Bifolco verrà eseguita mercoledì. Lo ha reso noto il legale della famiglia, Fabio Anselmo, specificando che oggi verranno effettuate radiografie e tac mentre domani una risonanza magnetica. Mercoledì sarà la volta dell'esame balistico e dell'autopsia. Sarà inoltre effettuato il prelievo di tessuto organico e degli indumenti nelle zone circostanti il foro di entrata del proiettile nel corpo del 16enne e di quello di uscita (e non, come erroneamente appreso in precedenza, delle impronte, ndr).
Giornata cruciale nella vicenda dell'omicidio del giovane Davide Bifolco: oggi infatti verrà effettuata l'autopsia sul corpo del 16enne ucciso da un carabiniere dopo un inseguimento nel rione Traiano, a Napoli. Insieme all'esame autoptico ci sarà quello balistico, che potrà rivelare importanti dettagli sulle dinamiche dell'uccisione del ragazzo. Intanto la famiglia di Davide Bifolco ha nominato il proprio avvocato di fiducia: si tratta di Fabio Anselmo, lo stesso legale che ha seguito negli ultimi anni i casi di Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva e Stefano Cucchi. Nominati anche i periti: per l'esame balistico si tratta di Marco Zonaro, ma oltre a lui ci sarà il professor Vittorio Fineschi, direttore dell'istituto di medicina legale dell'università La Sapienza di Roma.
Il carabiniere: "Sono inciampato ed è partito il colpo"
In attesa che gli esami contribuiscano a far luce sulla vicenda il carabiniere che ha esploso il colpo continua a sostenere che l'episodio è stato accidentale. Il militare, indagato per omicidio colposo, ha raccontato la sua versione dei fatti: "Sono inciampato ", ha fatto verbalizzare. "Perché avevo la pistola con il colpo in canna? Credevo fossero armati. Avevo nella destra la mia arma con il colpo in canna, e con la sinistra cercavo di bloccare il soggetto con il giubbotto rosso che stava per scappare di nuovo".
Un infermiere a Fanpage: "Davide ucciso mentre era a terra"
Il racconto del carabiniere dovrà essere verificato e confrontato con i risultati degli esami balistici e le altre testimonianze. Tra queste c'è quella, raccolta da Fanpage, di un infermiere di turno la notte della tragedia: ”Il ragazzo è giunto già cadavere – ha raccontato ai nostri microfoni – Erano le tre meno un quarto più o meno, quando è arrivato. Abbiamo fatto i primi soccorsi ma era già deceduto. Mentre mettevamo l’ossigeno e cercavamo di prendere una vena il rianimatore ci ha confermato quanto a noi sembrava già chiaro”. L'infermiere ha raccontato anche di aver visto il foro di entrata e quello di uscita del proiettile: il primo si trovava all'altezza del torace, mentre il secondo sotto le costole, sulla schiena: "Se c’è un foro all’altezza del torace ed esce qua dietro vuol dire che il ragazzo era a terra, era abbassato”, spiega l'infermiere. Saranno però solo le perizie balistiche a dirci la verità sulla posizione di Davide Bifolco.