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Omicidio della psichiatra Barbara Capovani, l’ex paziente Gianluca Seung condannato all’ergastolo

L’uomo ha confessato questa mattina nel corso dell’udienza al Tribunale di Pisa. L’imputato, ex paziente della vittima, per la prima volta aveva ammesso le sue responsabilità con i periti che dovevano valutare la sua capacità di intendere e di volere.
A cura di Davide Falcioni
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Barbara Capovani
Barbara Capovani

La corte di Assise di Pisa ha condannato all'ergastolo Gianluca Paul Seung, per l'omicidio della psichiatra Barbara Capovani, di cui era paziente e che lui aggredì davanti al reparto il 21 aprile 2023 causandole ferite mortali. Seung oggi in aula aveva ammesso di essere l'autore dell'omicidio.

Seung è stato anche condannato al risarcimento alle parti civili e alle spese processuali, 400.000 euro per ciascuno dei figli di Barbara Capovani, 220.000 euro alla madre, 300.000 al compagno convivente, 50.000 alla Asl Toscana Nord Ovest, 15.000 euro alla Regione Toscana, 20.000 euro all'Ordine dei medici. Motivazioni fra 90 giorni.

Gianluca Paul Seung, l'uomo di 34 anni a processo per l'omicidio di Barbara Capovani, la psichiatria aggredita nell'aprile 2023 all'esterno del Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Pisa dove lavorava, ha confessato questa mattina nel corso dell'udienza al Tribunale di Pisa. L'imputato, ex paziente della vittima, per la prima volta aveva ammesso le sue responsabilità con i periti che dovevano valutare la sua capacità di intendere e di volere.

"Confesso, confermo a tutto il mondo, con coraggio e non con spavalderia, con senso di giustizia e lealtà verso i cittadini, di essere l'aggressore di Barbara Capovani e di averla portata alla morte il 21 aprile del 2023 a Pisa nell'ospedale Santa Chiara, davanti al reparto di psichiatria dove lavorava", ha detto l'imputato. "Erano le 17.53 quando mi sono recato lì mascherato e l'ho colpita con un oggetto contundente – ha spiegato Seung con calma e lucidità – sono andato lì per sfregiarla ma non per ucciderla, non è stato niente di premeditato".

La confessione di Seung è durata circa un'ora, e l'uomo ha rivolto accuse deliranti alla vittima. "Capovani è rimasta illesa da tutte le mie segnalazioni – ha detto – ed è per questo che nell'aprile 2023 ho deciso di fare quello che ho fatto". Seung ha anche affermato che voleva "solo che la dottoressa perdesse i sensi per poter scappare ma le urla della signora delle pulizie mi hanno sorpreso, è per questo che ho colpito più forte e veloce, volevo solo far prima e scappare. Se non avessero capito che ero stato io, dopo un po' di tempo avrei confessato".

Gli avvocati difensori di Gianluca Paul Seung nel corso delle loro arringhe hanno "sostenuto l'incapacità di intendere del loro assistito e quindi hanno chiesto una sentenza assolutoria: in subordine, se giudicato capace, allora di derubricare il reato da omicidio volontario in preterintenzionale e di escludere l'aggravante della premeditazione". La corte di assise si è ritirata in camera di consiglio e la sentenza è attesa in serata.

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