Omicidio del pizzaiolo tiktoker a Crotone, i risultati dell’autopsia: ucciso da un solo proiettile
Un proiettile calibro 9 che ha attraversato fegato e polmone per poi fermarsi in una vertebra. È morto così Francesco Chimirri, il pizzaiolo 44enne di Isola Capo Rizzuto, ucciso da un colpo esploso dalla pistola del vice ispettore Giuseppe Sortino, 37 anni, la scorsa settimana, dopo un inseguimento e una colluttazione a Crotone.
È quanto emerso dall'autopsia eseguita questa mattina presso l’obitorio dell’ospedale locale dall'anatomopatologo Massimo Rizzo, incaricato dal pm Alessandro Rho, titolare delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Crotone.
All'esame autoptico ha assistito come consulente di parte il dottor Alessio Asmondo di Messina, nominato da Sortino, che è indagato per omicidio e porto abusivo di oggetti atti a offendere. Presente anche il legale del 25enne coinvolto nel tamponamento che avrebbe dato il via alla lite, ora accusato di favoreggiamento personale. “Un'accusa inspiegabile – dicono i legali – chiederemo che venga ascoltato nuovamente.”
L’autopsia ha inoltre rilevato anche l’esistenza di un colpo alla nuca di Chimirri, che potrebbe essere stato causato dallo sfollagente utilizzato dall’agente di polizia.
La salma di Francesco Chimirri è stata ora restituita alla famiglia. Diversi suoi parenti, tra cui il figlio, sono indagati per quanto accaduto a margine della sparatoria. I funerali si svolgeranno domani, 16 ottobre, alle 16.30 nel duomo di Isola Capo Rizzuto.
"Mi affido alla magistratura, spero che sia fatta giustizia. Al poliziotto dico di dire la verità. Solo e semplicemente la verità, nient'altro", sono le parole di Simona Liperoti, moglie della vittima. E aggiunge: "Il suo valore più importante era la famiglia. Era tutto. Ai figli diceva sempre: ‘Non sbagliate mai, non fate mai qualcosa di sbagliato.' Questo evento ha cambiato tragicamente la mia vita. Manca la colonna portante della casa. Non so come andrò avanti."