Omicidio Dalla Chiesa: un ufficiale dell’arma rubò le sue carte segrete?
Potrebbero esserci importanti novità sul caso dell'omicidio del generale dell'arma dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato a Palermo il 3 settembre del 1982 da killer di Cosa Nostra. Da qualche settimana la Procura indaga sulla scomparsa di una valigetta di pelle marrone appartenente al generale, che allora era prefetto di Palermo: di questo oggetto finora nessun investigatore si era mai interessato. Falcone e Borsellino si concentrarono su un altro aspetto, ovvero la sparizione di alcune carte dalla cassaforte privata di Dalla Chiesa. Ma lo scorso settembre al procuratore Di Matteo, uno dei magistrati che indaga sulla trattativa tra Stato e Mafia, è stata recapitata un lunga lettera, nella quale si parla delle carte che alcuni carabinieri del Ros avrebbero portato via dal covo di Totò Riina, nel 1993, ma anche del mistero della borsa di Dalla Chiesa.
Ma ecco cosa scrive l'anonimo nelle prime righe della lettera: "Un ufficiale dei Carabinieri in servizio a Palermo si preoccupa di trafugare la valigetta di pelle marrone che conteneva documenti scottanti, soprattutto nomi scottanti riguardanti indagini che Dalla Chiesa sta cercando di svolgere da solo". In effetti il figlio del generale Dalla Chiesa, Nando, ha confermato a Repubblica che il padre era solito portare con sé una valigetta marrone di pelle, effettivamente sparita "pensavamo – dice – per colpa del trambusto di quei giorni. Evidentemente non era così". A seguito della lettera i Pm di Palermo intendono dare un nome all'autore anonimo. Data la quantità di informazioni dettagliate, tutto lascerebbe pensare che si tratti proprio di un carabiniere.