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Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Omicidio Cucchi, si riapre il caso: “Indagini anche sull’operato dei carabinieri”

Le motivazioni della sentenza di secondo grado con la quale sono stati assolti tutti gli imputati per la morte del giovane mentre era in arresto.
A cura di Antonio Palma
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Stefano Cucchi fu sicuramente sottoposto "ad una azione di percosse" per questo servono ulteriori indagini sul caso per accertare le esatte responsabilità della morte del giovane mentre era agli arresti. Sono le motivazioni, destinate a far discutere, della sentenza della Corte d'appello di Roma con cui nell'ottobre scorso non stati assolti dal reato di lesioni tre agenti della polizia penitenziaria e da quello di omicidio colposo nove tra medici e paramedici dell'ospedale Sandro Pertini. Per la Corte, presieduta da Mario Lucio D'Andria con Agatella Giuffrida, infatti "le lesioni subite dal Cucchi debbono essere necessariamente collegate a un'azione di percosse; e comunque da un'azione volontaria, anche una spinta, che abbia provocato la caduta a terra, con impatto sia del coccige che della testa contro una parete o contro il pavimento". Per i giudici in sostanza Cucchi, morto all'ospedale Sandro Pertini di Roma appena una settimana dopo essere stato arrestato in buone condizioni, è stato picchiato ma non si conosce ancora chi lo abbia fatto né le cause della morte.

Indagini sui carabinieri

Per questo motivo, scrivono i giudici della sentenza depositata oggi, "è opportuna la trasmissione della sentenza al Pm perché valuti la possibilità di svolgere nuove indagini per accertare eventuali responsabilità di persone diverse dagli agenti di polizia penitenziaria". Non solo, per i giudici "non può essere definita una astratta congettura l'ipotesi prospettata in primo grado, secondo cui l'azione violenta sarebbe stata commessa dai carabinieri che hanno avuto in custodia Cucchi dopo la perquisizione domiciliare". Quest'ultima ipotesi in particolare si fonda su testimonianze secondo cui "già prima di arrivare in tribunale" per l'udienza di convalida dell'arresto, "Cucchi aveva segni e disturbi che facevano pensare a un fatto traumatico avvenuto nel corso della notte".

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