Omicidio coniugi Neumair, il figlio Benno ritratta: “Non ho pianificato la morte dei miei genitori”
"Non ho mai pianificato la morte dei miei genitori". Sarebbe questa la nuova ricostruzione presentata da Benno Neumair davanti ai giudici della Corte d'Assise. Il 30enne accusato dell'omicidio dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair ha cambiato strategia difensiva: ha infatti deciso di rilasciare una deposizione davanti ai giudici, forse sotto consiglio dei legali Flavio Moccia ed Angelo Polo.
Benno ha sempre sostenuto di aver ucciso il padre dopo un litigio sull'onda di un raptus di follia e di aver poi aggredito la madre per eliminare qualunque testimone. La difesa gioca ora sul lasso di tempo trascorso tra i due omicidi, in modo da far crollare l'ipotesi di premeditazione.
Il 30enne ha raccontato di aver ucciso il padre aggredendolo alle spalle e di essersi poi assopito accanto al cadavere fino all'arrivo della madre. Le dinamiche dell'omicidio sono state ricostruite solo sulla base della confessione dello stesso omicida. L'unica testimonianza della lucida tranquillità del 30enne dopo la morte dei genitori è fornita dall'analisi dei tabulati telefonici e dalla memoria informatica del suo computer.
Secondo i periti della Procura, infatti, il giovane non avrebbe mai perso la lucidità. Per tutto il pomeriggio Benno avrebbe utilizzato Netflix e alcuni siti per un corso di formazione online. Alle 17.34 ha poi preso il cellulare per effettuare una telefonata.
Il cadavere di Peter Neumair sarebbe rimasto accanto alla porta d'ingresso per tutto il tempo. Benno avrebbe deciso proprio durante quel pomeriggio di sbarazzarsi anche della madre per poi gettare nel fiume i corpi di entrambi i genitori.
Una decisione, secondo l'accusa, che il 30enne avrebbe preso lucidamente, mostrando una linearità di comportamento. Laura Perselli sarebbe stata uccisa per eliminare qualunque testimone dell'omicidio.