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L'omicidio di Niccolò Ciatti in Spagna

Omicidio Ciatti: scarcerato Bissoultanov, era detenuto in Italia. Il padre: “Rabbia e lacrime”

La corte di assise di Roma ha disposto la scarcerazione di Rassoul Bissoultanov, uno dei due ceceni accusati dell’omicidio di Niccolò Ciatti, ucciso l’11 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar. Il padre: “Non so perché ci meritiamo tutto questo”.
A cura di Susanna Picone
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La corte di assise di Roma ha disposto la scarcerazione di Rassoul Bissoultanov, uno dei due cittadini ceceni accusati dell'omicidio di Niccolò Ciatti, il giovane fiorentino ucciso l'11 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. A dar notizia della scarcerazione del ceceno il padre della vittima, Luigi Ciatti. I motivi del provvedimento al momento non sono noti. L'uomo sarebbe già uscito dal carcere di Rebibbia, dove era detenuto. Bissoultanov era stato arrestato in Germania lo scorso ottobre a seguito di mandato di arresto europeo e poi estradato in Italia. Attualmente era in carcere in attesa del processo per omicidio volontario, la cui prima udienza è fissata per il 18 gennaio 2022 davanti al tribunale di Roma.

Il timore del legale della famiglia Ciatti è che il ceceno possa essersi già allontanato dall'Italia, e che il processo debba essere celebrato in contumacia. "Le garanzia di un'esecuzione effettiva della pena – ha detto l'avvocato Usai – ormai sono veramente labili". "Ci restano solo amarezza, tristezza, lacrime e rabbia, non riusciamo a dare un minimo di giustizia a Niccolò", il commento del padre del 22enne. "Provo tanta rabbia – ha detto ancora -, e poi non riesco a pensare a mia moglie, da questa storia non ne saremo mai usciti ma adesso è ancora peggio, siamo distrutti in tutto e per tutto. Non so perché ci meritiamo tutto questo".

Ha commentato la notizia anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che si è detto sconcertato dall'accaduto: "Ho appena appreso dai familiari di Niccolò Ciatti, il giovane scandiccese ucciso l'11 agosto 2017 in Spagna, che uno dei presunti responsabili dell'omicidio, e specificatamente il soggetto di nazionalità cecena recluso a Roma, sarebbe stato scarcerato dal giudice della Corte d'assise della Capitale. Al momento non sono pervenute le motivazioni ai familiari, tuttavia questa notizia lascia davvero sconcertati e disorientati. Sono vicino alla famiglia Ciatti con la quale condivido la battaglia per una giustizia giusta e veloce contro gli assassini del ragazzo e auspico quantomeno una spiegazione esauriente dell'accaduto".

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