Omicidio Chiara Gualzetti, l’indagato a un parente aveva detto: “Domenica ucciderò una ragazza”
"Chiara si fidava sicuramente di lui: è un ragazzo cresciuto con lei, praticamente un amico di famiglia, che ha fissato un appuntamento, come mi raccontava il padre ieri sera, e che la è andata a prendere a casa. Quale migliore condizione di serenità per un genitore sapere che la figlia 15enne, perché non aveva ancora 16 anni, va per fare un giro accompagnata da un amico? Se questa è la premessa, nessun genitore potrà mai immaginare un epilogo di questo tipo". A parlare è Giovanni Annunziata, avvocato dei familiari di Chiara Gualzetti, la ragazza di Monteveglio (Bologna), trovata morta lunedì e per il cui omicidio è stato fermato un amico. Un amico che oggi ha ribadito la sua confessione davanti al Gip del tribunale di Bologna. "Se lui avesse già provato a ucciderla? Io questo non lo posso dire perché non lo so: le vicende e la storia personale del ragazzo non la conosco e non posso rispondere", ha detto inoltre l’avvocato della famiglia della vittima.
Il 16enne fermato per l'omicidio ha risposto alle domande del gip del tribunale per i minorenni di Bologna che si è riservato sulla decisione al termine dell'udienza di convalida durata un paio di ore. Assistito dall'avvocato Tanja Fonzari, l’indagato ha sostanzialmente confermato la confessione e la dinamica del delitto: l'appuntamento, il tragitto verso l'Abbazia, il momento in cui ha accoltellato alla gola la vittima. Per arrivare al giovane fermato sono state utili le chat scambiate con la vittima e anche con altre persone, chat che potranno essere utili anche per la ricostruzione della personalità del soggetto, che avrebbe fatto riferimento anche alla serie “Lucifer” confessando il delitto.
Fra le chat che il ragazzo ha cancellato ci sarebbe anche un messaggio mandato lunedì a un’amica: “Ho ucciso Chiara”, le scriveva. E anche prima del delitto l’indagato aveva praticamente rivelato le sue intenzioni a un parente, secondo la ricostruzione del Corriere della Sera. “Domenica ucciderò una ragazza” così a una persona che però non lo avrebbe preso sul serio. Oggi, all'udienza di convalida del fermo per il ragazzo, c'era anche la mamma del giovane: mani sul volto, la donna si è allontanata in silenzio e ha preferito non rispondere alle domande dei giornalisti.