Omicidio Catania, Giuseppe Francesco Castiglione ucciso dall’ex della fidanzata: “Movente passionale”
Giuseppe Francesco Castiglione, 21 anni, è stato ucciso a Catania dall'ex compagno della fidanzata, un coetaneo con cui si era dato appuntamento per un incontro chiarificatore due giorni fa, giovedì 9 gennaio. In piazza Palestro il 20enne Calogero Michael Romano lo ha assassinato a colpi di pistola.
Secondo quanto è stato ricostruito, l'omicida voleva che la ragazza, insieme al figlio avuto da lei l’anno scorso, lasciasse Castiglione e tornasse con lui. Il nuovo compagno della ex, con cui conviveva, era un ostacolo.
Il 20enne e il 21enne avevano deciso di incontrarsi per avere un chiarimento. Ma Castiglione non poteva sapere che l’ex fidanzato della convivente avesse una pistola di piccolo calibro nascosta sotto il giubbotto. Il primo è sceso dalla sua macchina, il secondo dal suo scooter nero, e si sono messi a parlare.
Il più giovane ha detto all'altro, ancora una volta, che la ragazza e il bambino dovevano tornare a stare con lui. Francesco Castiglione è stato raggiunto da cinque colpi alle spalle, forse ‘Ciccio', come lo chiamavano i suoi amici, si stava allontanando dal luogo dell'appuntamento, convinto che quella discussione fosse chiusa.
Allertati da alcune persone presenti sul posto, i soccorsi sono immediatamente intervenuti e un'ambulanza ha trasferito la vittima agonizzante in ospedale. Il 21enne è arrivano in codice rosso e subito portato in sala operatoria dove, purtroppo, è morto, a causa di profonde lesioni ai polmoni.
Il killer si è dato alla fuga e si è consegnato solo a tarda sera, molte ore dopo il fatto, ai Carabinieri del paesino di Misterbianco, sapendo di essere ricercato dalla polizia che lo aveva identificato grazie alle telecamere di sorveglianza. Ai militari avrebbe confessato il delitto e il movente passionale.
Agli investigatori il giovane ha detto anche di essersi liberato dell'arma ma di non ricordare dove. Al 20enne nella notte è stato notificato un fermo emesso d'iniziativa dalla Squadra mobile della Questura per tentato omicidio aggravato, trasformatosi in omicidio aggravato premeditato, come deciso dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, che segue il caso.
Il ragazzo è stato condotto in carcere. Quanto accaduto richiama un episodio avvenuto nella stesso luogo e per un movente analogo il 20 dicembre 2017 quando, durante una lite per una ragazza, il 18enne Danilo Guzzetta ferì con un colpo di pistola il 21enne Enzo Valenti che morì all'ospedale. Anche in quel caso l'omicida si costituì alcuni giorni dopo.