Omicidio Biagi, esce dal carcere l’ex Br Simone Boccaccini: sconto di pena e buona condotta
![L'arresto di Simone Boccaccini](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2024/08/arresto-Simone-Boccaccini-1200x675.jpg)
Torna in libertà l’ex brigatista fiorentino Simone Boccaccini, condannato per l'omicidio di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso il 19 marzo 2002 dalle Br-Pcc sotto la sua abitazione a Bologna. Boccaccini è uscito dal carcere di Alessandria, dove stava scontando la pena per aver preso parte all'omicidio Biagi.
Torna libero grazie a una riduzione di pena di dieci mesi e alla buona condotta in carcere ravvisata dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria.
Ad anticipare la notizia è Il Corriere della Sera. Il primo giugno 2005 l'ex Br era stato condannato all'ergastolo dalla Corte di Assise di Bologna, pena poi ridotta nel 2006 a 21 anni in Appello, sentenza confermata in Cassazione nel 2007. Complessivamente doveva scontare 25 anni e 10 mesi in totale (compresi i 5 anni 8 mesi per associazione sovversiva del processo D'Antona).
Oggi 64enne, Boccaccini era un idraulico dipendente del Comune di Firenze e sindacalista delle Rdb (poi radiato) quando venne arrestato. È stato accusato di aver partecipato alla fase preparatoria del delitto, quindi ai pedinamenti di Biagi a Bologna nei mesi precedenti l’agguato. A sparare al professore, a cui era stata tolta la scorta pochi mesi prima dell’omicidio, fu Mario Galesi, che morì un anno dopo in una sparatoria.
![Marco Biagi](https://staticfanpage.akamaized.net/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2014/05/Marco-Biagi-caso-scorta.jpg)
"I brigatisti rossi che hanno ucciso mio padre devono scontare tutta la condanna, altrimenti significa che non viene fatta giustizia un'altra volta, dopo il caso della mancata scorta a mio babbo", aveva commentato già quando Boccaccini aveva ottenuto lo sconto di pena Lorenzo Biagi, il figlio più piccolo del giuslavorista ucciso nel 2002.
E non ha cambiato idea adesso: "È una notizia di cui prendo atto. Per me non dovrebbero esserci sconti di pena per i terroristi, ma la giustizia italiana funziona così. Mi ferisce in modo profondo sapere che lui è adesso un uomo libero, ma non posso farci niente. Vado avanti e li ignoro, perché l’indifferenza nei confronti di chi ha ucciso mio babbo è il modo per andare avanti nella mia vita, che è l’unica cosa che conta", le sue parole affidate ai giornalisti.