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Omicidio Ashley Olsen, parla per la prima volta il fidanzato: “Mi manchi terribilmente”

Federico Fiorentini, il fidanzato della 35enne uccisa a Firenze, affida il suo dolore a un messaggio su Facebook e a una lettera dove ringrazia le forze dell’ordine e gli amici della ragazza per essergli stati vicino.
A cura di Biagio Chiariello
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“Miss you so so bad”, “mi manchi terribilmente”. Il pittore Federico Fiorentini, il fidanzato di Ashley Olsen, l’americana trentacinquenne uccisa nel suo appartamento di Firenze, ha deciso di affidare a Facebook il dolore per quanto accaduto alla sua ragazza. “Una mostruosità irreparabile”, la definisce l’uomo. Federico, 42 anni, parla così per la prima volta del delitto, e poi con una lettera coglie l’occasione per ringraziare la polizia e tutti coloro gli sono stati vicino. “Voglio ringraziare la squadra omicidi e tutti coloro che si sono adoperati a risolvere questa mostruosità irreparabile. Ringrazio i veri amici di Ashley: Pernille, Hildur, Marielle e Marvin; questi sono i primi che mi vengono in mente”, scrive. “Ringrazio, anche, i rari giornalisti  – continua – che hanno dimostrato rispetto per il dolore e serietà professionale. Ashley con la sua grazia e la sua gentilezza rimarrà nei pensieri e nei cuori di chi la ama. Il mio abbraccio va alla famiglia di Ashley e agli amici che mi sono stati vicini”.

Omicidio Olsen, convalidato fermo del 27enne senegalese

Nel frattempo è stato convalidato il fermo di Cheik Diaw, il 27enne senegalese, che nega di aver ucciso la ragazza intenzionalmente. Una versione  però che appare smentita dai primi risultati dell’autopsia, secondo cui Ashley sarebbe stata strangolata con un cavetto. Il presunto assassino si è difende raccontato di aver spinto la vittima durante un litigio, ma di non averla voluto uccidere. Secondo quanto emerso, però, Cheik avrebbe colpito selvaggiamente Ashley e l’avrebbe poi soffocata. Antonio Voce, che si occupa della difesa, ha parlato al termine dell’interrogatorio di garanzia: “Diaw si è sentito trattato come un cane – ha detto -, come una sorta di prostituto”.

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