Omicidio Anica Panfile, in corso accertamenti dei Ris nell’auto e nell’abitazione di Franco Battaggia
Sono in corso le ispezioni su immobili e veicoli sequestrati pochi giorni fa a Franco Battaggia, l'ex datore di lavoro di Anica Panfile. L'uomo, l'ultimo ad averla vista viva prima della scomparsa, è attualmente indagato per omicidio. Occupati nello svolgimento degli accertamenti sono i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Parma e del Comando provinciale di Treviso.
Gli inquirenti stanno concentrando le loro attenzioni sul luogo in cui Anica potrebbe essere stata assassinata. Gli accertamenti autoptici hanno evidenziato che la 31enne madre di 4 figli era morta già prima di essere gettata nel fiume dove poi è stata ritrovata e secondo quanto riferito da fonti investigative a Fanpage.it, il sospetto è che il suo cadavere possa essere stato trasportato in auto e poi gettato dal ponte.
Battaggia è attualmente solo indagato nell'ambito dell'inchiesta per omicidio. Il 76enne ha ammesso di essere stato l'ultimo ad aver visto Anica in vita e di averla incontrata nella propria abitazione per discutere di alcuni documenti di lavoro. La 31enne aveva infatti lavorato nella pescheria di Battaggia per un breve periodo di tempo e aveva chiesto all'imprenditore di ricevere il Cud.
Secondo quanto da lui dichiarato agli inquirenti, durante l'incontro le avrebbe prestato anche cinquemila euro in contanti per far fronte a un debito che preoccupava la giovane madre. L'ipotesi di reato è attualmente quella di omicidio volontario.
Sono ancora diversi i dettagli da chiarire sulle ore prima dell'omicidio. L'ultimo a incontrare la 31enne sarebbe stato proprio Battaggia, che ha riferito di averle offerto un passaggio in auto fino al negozio Arcade Bike, dove avrebbe dovuto incontrare un'altra persona.
Gli uomini sulle quali sono concentrate le indagini sono tre: il primo, Franco Battaggia, che ha visto Anica poco prima della sua morte; il secondo, Vasilica Lungu, ex compagno della vittima già coinvolto in un processo per minacce nei confronti della 31enne e l'attuale compagno della donna che con lei aveva avuto una figlia.