Omicidio alla stazione di Rimini, 70enne muore dissanguato dopo una coltellata alla gola
Un uomo è stato ucciso, a Rimini, con una coltellata alla gola. L'omicidio si è consumato verso le 19.30, alla stazione della città romagnola, dove la vittima stava probabilmente aspettando l'autobus seduto sotto la pensilina della fermata. L'uomo era di nazionalità filippina e aveva più di settant'anni. Dopo l'aggressione si è accasciato su se stesso ed è caduto a terra, rimanendo per diverso tempo fermo senza che nessuno desse immediatamente l'allarme. La morte, probabilmente, è arrivata per dissanguamento, mentre al momento il cadavere dell'uomo si trova ancora sotto la pensilina dove è avvenuto il delitto, mentre la polizia ferroviaria, la polizia di Stato e la scientifica stanno eseguendo i rilievi sul posto.
Sono diversi i testimoni che la polizia sentirà nelle prossime ore – sul luogo del delitto ci sono il pubblico ministero di turno, Luigi Sgambati e il medico legale, mentre indaga la squadra mobile della Questura di Rimini – che sta cercando di ricostruire la dinamica dell'omicidio. In un primo momento si era pensato che l'assassino si fosse allontanato dalla scena con la bicicletta della vittima, ma invece potrebbe essere stata la sua.
In ogni caso, secondo le prime ricostruzioni, l'aggressore sarebbe arrivato dal parcheggio della stazione verso la fermata dell'autobus. La vittima sarebbe stata raggiunta alle spalle, forse mentre attendeva l'autobus in piedi alla fermata. Poi il fendente, con un'arma che i vigili del fuoco stanno cercando nei cassonetti della stazione, ma che dovrebbe essere un coltello o un punteruolo. Infine l'omicida si è allontanato in bicicletta verso il porto canale, mentre la vittima moriva dissanguata in terra davanti alla pensilina. Continuano le indagini degli inquirenti per capire come siano andati i fatti, ma soprattutto per fermare prima possibile l'assassino che – al momento – è riuscito a scappare.