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L'omicidio di Alice Neri

Omicidio Alice Neri, parte domani il processo: “Robusti indizi contro Gaaloul, la madre vuole giustizia”

Partirà domani, mercoledì 7 febbraio, presso la Corte d’Assise di Modena, il processo relativo all’omicidio di Alice Neri, la 32enne trovata carbonizzata nella sua auto a Concordia. L’avvocato Iannuccelli a Fanpage.it: “Sull’esito del processo è impossibile esprimersi. C’è però la sentenza della Cassazione che dichiara robusto il quadro indiziario a carico Gaaloul”.
A cura di Ida Artiaco
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Inizierà domani presso la Corte d'Assise di Modena il processo per l'omicidio di Alice Neri, la mamma trovata morta carbonizzata nella sua auto nelle campagne di Concordia nel novembre del 2022, quando aveva 32 anni, dopo che il marito Nicholas ne aveva denunciato la scomparsa poche ore prima.

Unico imputato è Mohamed Gaaloul, ultimo a vedere la giovane in vita la sera tra il 17 e il 18 novembre di un anno e mezzo fa. A lui vengono contestati tre capi di imputazione: omicidio aggravato, violenza sessuale e distruzione di cadavere.

Alice Neri e Mohamed Gaaloul
Alice Neri e Mohamed Gaaloul

"La mamma di Alice, come tutte le mamme, vuole che sia fatta giustizia. Sull'esito del processo è impossibile esprimersi. C'è però la sentenza della Cassazione che dichiara robusto il quadro indiziario a carico Gaaloul", ha commentato a Fanpage.it alla vigilia dell'apertura del processo Barbara Iannuccelli, avvocato che affianca l'associazione "La caramella buona" costituitasi parte civile dopo essersi schierata "al fianco della madre e del fratello" della vittima.

Nella sentenza della Cassazione (numero 49618 del 13 luglio 2023) cui fa rifermento la legale, si parla di "gravità indiziaria a carico di Gaaloul", che è stata ritenuta sulla base dei alcuni elementi: in primis, l'uomo è stata l'ultima persona con cui la vittima è entrata in contatto la notte dell'omicidio. È salito a bordo dell'auto della donna quando questa, verso le 3.40 del mattino, si era allontanata dallo Smart Cafè dove aveva trascorso la serata insieme ad un collega. Gaaloul pareva inoltre conoscere bene il luogo isolato nel quale la vettura di Alice era stata data alle fiamme, come riferito dalla ex compagna.

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Inoltre, dopo la scoperta del cadavere della 32enne, l'imputato non aveva più fatto ritorno nello Smart Cafè per recuperare la bicicletta che lì aveva lasciato parcheggiata ed aveva lasciato l'Italia: si era recato dapprima in Germania, poi in Svizzera e quindi in Francia dove è stato arrestato il 14 dicembre 2022, in esecuzione di un mandato d'arresto europeo.

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