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Omicidio Alessandro Mathas: Rasero torna in libertà dopo l’assoluzione in appello

L’uomo, che era stato condannato a 26 anni in primo grado, torna ad essere un uomo libero dopo che la Corte d’Assise d’Appello ha disposto la scarcerazione immediata del giovane broker.
A cura di Daniela Caruso
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Giovanni Antonio Rasero, il broker di 32 anni condannato in primo grado a 26 anni per l'omicidio del piccolo Alessandro Mathas

La Corte d'Assise di Genova ha assolto Giovanni Antonio Rasero, il broker di 32 anni condannato in primo grado a 26 anni di reclusione, accusato dell'omicidio del piccolo Alessandro Mathas, morto a soli 8 mesi. In appello, i giudici hanno disposto la scarcerazione immediata dell'uomo, poiché considerato innocente. Assolto, dunque, per "non aver commesso il fatto".

Per Rasero, dunque, termina un incubo che era iniziato in primo grado, in cui era stato ritenuto colpevole del decesso del piccolo Alessandro. L'assoluzione è stata comunicata dopo cinque ore di camera di consiglio. Alessandro Mathas era il figlio di Katerina Mathas, sua ex compagna. Il piccolo morì tra il 15 e il 16 marzo 2010, mentre passava la notte in un residence di Genova. Inizialmente, per il broker fu chiesto l'ergastolo dalla Procura Generale. Più volte Rasero si era difeso dalle accuse, affermando di non essere in grado di uccidere un bambino, né lucidamente, né sotto gli effetti di sostanze stupefacenti. Queste le parole dell'uomo: "Non avrei mai potuto uccidere un bambino, con o senza cocaina. Avrò commesso molti errori, avrò sbagliato nell'approccio alla cocaina, ma sono innocente. Lo ripeto per l'ennesima volta".

La Mathas non ha preso bene il responso e si è detta "allibita da questa sentenza". Intanto Vincenzo Scolastico, procuratore capo di Genova, ha dichiarato che nel frattempo si aspetteranno le motivazioni che soggiacciono alla sentenza, per poi "valutare cosa fare nei confronti di Katerina Mathas", sulla quale pendono due accuse: abbandono di minore e omicidio volontario.

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