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Omicidio Alessandro Coatti, dall’ipotesi depistaggio al cellulare sparito: come procedono le indagini

Il caso di Alessandro Coatti, ucciso in Colombia e il suo corpo fatto a pezzi e nascosto in più angoli della città, è il primo omicidio così atroce su un turista nella città di Santa Marta. Per risalire ai responsabili fondamentali sono le telecamere di video sorveglianza di tutto il paese.
A cura di Giorgia Venturini
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Alessandro Coatti
Alessandro Coatti

Si continua a indagare per capire cosa sia successo al ricercatore italiano Alessandro Coatti, ucciso a Santa Marta, in Colombia, e il suo corpo fatto a pezzi e nascosto in più angoli della città. Gli investigatori del posto, con il supporto dell'ambasciata italiana, stanno vagliando tutte le piste possibili: stando a fonti di Fanpage.it, si sta escludendo l'ipotesi che si sia trattato di uno scontro tra guerriglie perché la vittima non avrebbe mai avuto nessun contatto con la criminalità. Così come da escludere la pista che in quanto scienziato i trafficanti di droga lo abbiamo avvicinato per la sua professionalità: non perché la criminalità organizzata non agisca in questo modo ma perché cercano più chimici e agronomi, piuttosto che biologi come era Alessandro Coatti. Ma allora cosa è successo al nostro italiano? E soprattutto perché il corpo è stato diviso in più parti in questo modo così atroce?

Sempre stando a fonti investigative di Fanpage.it, smembrare il corpo potrebbe essere sia un messaggio forte di avvertimento da parte degli assassini – anche se rivolto a chi non si sa – oppure un modo dei killer per depistare le indagini. Smembrare il corpo della vittima in questo modo infatti sarebbe tipico di alcune organizzazioni criminali, ma se nulla c'entrano loro cosa vorrebbe dire?

Al momento si sa per certo una cosa: nella città di Santa Marta in generale non avveniva un omicidio così cruento – con il corpo tagliato e nascosto in più parti – dal 2011. E si tratta del primo caso in assoluto con queste atroci modalità su un turista, sempre nella città di Santa Marta. Per questo che l'attenzione lì è tutta su questo caso. Ma cosa potrà essere utile agli investigatori per cercare la verità sull'accaduto?

Al vaglio della polizia del posto ci sono tutte le telecamere della zona, ma sono tantissime se si considera il fatto che il corpo è stato trovato in più parti di Santa Marta. Quindi si stanno analizzando molte aree (quasi tutte) per cercare di ricostruire gli ultimi spostamenti di Coatti. Inoltre, nessun dispositivo elettronico è nelle mani della polizia: il cellulare della vittima non è stato trovato. Probabilmente è stato distrutto o ripulito e messo sul mercato. Per le indagini però sarebbe stato utile perché avrebbe, almeno fino a un certo punto, svelato gli spostamento di Alessandro. Ora invece l'unica possibilità restano le telecamere pubbliche e private della città.

Ci vorrà tempo quindi per risalire alla verità. Intanto non ci sono ancora sospettati e nessuno si è costituito. La famiglia resta in Italia ed è in stretto collegamento con l'ambasciata italiana.

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