Omicidio Alessandra Zorzin, il papà del killer: “Sapevo si frequentavano da mesi, chiedo perdono”
"Mio figlio è un bravo ragazzo, un ragazzo che era sempre in ordine, e negli ultimi tempi non aveva dato segni di particolare nervosismo". È sconvolto Pietro Turrin, il papà di Marco, il 38enne che dopo aver ucciso con un colpo di pistola la 21enne Alessandra Zorzin nella casa di quest'ultima Montecchio Maggiore, si è suicidato con quella stessa arma nella sua auto al termine di una fuga durata ore, ormai braccato dalle forze dell'ordine. Parlando ai giornalisti, l'uomo ha chiesto perdono alla famiglia della vittima di suo figlio, poi ha aggiunto: "Sapevo che frequentava quella ragazza da almeno 6/7 mesi, ma qui non è mai venuta, non l’abbiamo mai vista. Quando ho letto la notizia su internet, è allora che mi è caduto il mondo addosso". Sotto choc per quanto successo anche la comunità di Vigodarzere, dove Marco Turrin viveva proprio insieme al papà e alla sorella. "Marco l’ho visto crescere fin da quando era bambino, è sempre stato una persona gentile e tranquilla. Era tornato a vivere qui dopo un po’ di anni fuori, è un dolore enorme anche per noi", ha detto un residente al Gazzettino.
"I Turrin sono una famiglia estremamente riservata, sapevo solo che Marco aveva una fidanzata che non era del paese, tutto qua, mi sono riproposto di andare dalla famiglia quanto prima, non ora perché il momento credo sia drammatico, anche noi però vorremmo capire che cosa è accaduto", ha invece dichiarato il sindaco di Vigodarzere (Padova) Adolfo Zordan.
Marco, dunque, conosceva da alcuni mesi Alessandra, sposata e mamma di una bimba di 2 anni. Al momento il movente dell'omicidio resta avvolto dal mistero. Ciò che è certo è che ieri mattina Turrin, che di professione fa la guardia giurata, si è recato a casa dalla ragazza, con la quale ha avuto una discussione e poi è partito un colpo di pistola che le ha sfigurato il viso. Poi, è scappato via a bordo della sua Lancia Y. I vicini di casa della giovane avevano sentito tutto, prima le urla poi lo sparo, così hanno allertato il marito di lei, che era a pranzo dai genitori mentre la bambina era all'asilo. Quando è rincasato, ha trovato il corpo di Alessandra riverso sul letto e in una pozza di sangue. Sono partite immediatamente le ricerche del killer, che sono proseguite in tutta la provincia di Vicenza e nella zona del Garda, fino al tragico epilogo della serata. Intanto, le colleghe di Alessandra hanno raccontato di non aver mai visto Turrin con lei. Il pm che si occupa dell'inchiesta, Luigi Salvadori, conferirà nelle prossime ore l'incarico per l'autopsia. Si dovrà chiarire, in particolare, la direzione del colpo di pistola che ha ‘cancellato' il volto della 21enne provocandone la morte.