Omicidio agente immobiliare, dopo averla uccisa manda sms a figlia della donna: “Tutto ok”

Davide Tomasi aveva premeditato nei minimi dettagli l'omicidio dell'ex fidanzata Monica De Rossi, l'agente immobiliare di Grisignano uccisa pochi giorni fa mentre mostrava una casa a quello che era stato il suo compagno. L'uomo aveva portato da casa un pugnale "combat" – un'arma da guerra con la lama seghettata – e aveva anche inviato un sms alla figlia di lei, con scritto "tutto ok", dopo aver piantato nella schiena di Monica una sola coltellata letale. Questi elementi sono emersi dall'autopsia eseguita mercoledì dalla dottoressa Elisa Vermiglio dell'Isitituto di mediciana legale di Verona sul corpo della quarantasettenne, madre di tre figli. Tomasi aveva preparato all'ex fidanzata in una trappola: le aveva chiesto di vedersi in una villetta di Poiana di Granfion con la scusa di voler comprare casa.

Oggi l'uomo sarà interrogato dagli inquirenti. L'accusa per lui è quella di omicidio volontario premeditato. Per questo motivo avrebbe portato con sé l'arma all’appuntamento con la sua ex compagna, che aveva organizzato nei minimi dettagli. Il pm Claudia Brunino, titolare dell'inchiesta, che ha chiesto la convalida dell’arresto ha intenzione di chiedere anche una consulenza su telefoni, computer e messaggi. L'assassino avrebbe agito poco dopo essere salito assieme a Monica al primo piano della villetta. Tomasi avrebbe anche tentato un depistaggio, inviando un sms alla figlia della donna dal telefonino che le aveva preso dalla borsa. "Tutto ok", le aveva scirtto. Secondo gli inquirenti, altri sms senza senso sarebbero partiti dal cellulare dell'agente immobiliare.