Omicidio a Salsomaggiore, uccide la moglie con mazza da cricket: “Tutti sapevano fosse violento”
A Salsomaggiore tutti o quasi sapevano dei problemi che avevano Lal Onkar, 67 anni, e la moglie, Meena Kumari, 66 anni. Per questo, sono tutti sconvolti dopo che lui ha ammazzato lei con una mazza da cricket in via Trento, nel cuore della cittadini in provincia di Parma.
Don Luigi Guglielmoni, ex parroco della chiesa del quartiere ora a Busseto, che aveva conosciuto la donna che per tanti anni si era impegnata nella pulizia della chiesa, ha spiegato alla Gazzetta di Parma come più volte si fosse recato dal marito "per parlargli, per tentare di farlo ragionare e portare rispetto alla moglie. Ma purtroppo non era servito, anzi mi aveva fatto capire di restare al mio posto".
Già nel 2021 i carabinieri erano intervenuti a seguito di una lite tra i due. Ma Meena non aveva sporto denuncia, un atteggiamento mantenuto anche qualche giorno dopo, quando i militari l’avevano convocata per provare a convincerla a mettere fine ai soprusi del marito.
"La violenza domestica – ha scritto su Facebook Luca Musile Tanzi, sindaco di Salsomaggiore – è un male intollerabile che non dovrebbe mai trovare spazio nelle nostre vite. Come società, dobbiamo impegnarci a combattere contro qualsiasi forma di violenza e lavorare insieme per creare un ambiente sicuro per tutti. Questo tragico evento ci ricorda l'importanza di essere vigili, di intervenire quando vediamo segnali di pericolo e di promuovere una cultura della vita e del rispetto. Voglio ringraziare il carabiniere che, per prima, ha cercato di fermare la violenza del marito della vittima: un'azione coraggiosa che, purtroppo, non è bastata a salvare la vita alla donna. Auspichiamo che giustizia sia fatta e che chi è responsabile di questo atto sia tenuto a rispondere delle proprie azioni di fronte alla legge".
Intanto, l'uomo è stato trasferito nel carcere di via Burla, dove ha trascorso la scorsa notte, in attesa dell'interrogatorio di garanzia in programma nei prossimi giorni. L'uomo è difeso per ora da un legale d'uffici