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Omicidio a Foggia, 36enne ucciso a fucilate: era cognato di un collaboratore di giustizia

La vittima è Bartolomeo Notarangelo, 36enne. Sarebbe stato ucciso a colpi di fucile in un agguato a Mattinata. Era noto alle forze dell’ordine perché legato da vincoli di parentela con Angelo e Onofrio Notarangelo (ammazzati rispettivamente a distanza di due anni nel 2015 e nel 2017).
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Si chiamava Bartolomeo Pio Notarangelo e aveva 36 anni, l'uomo ucciso a colpi di fucile questo pomeriggio a Mattinata, in provincia di Foggia. L'agguato è stato compiuto in località Tagliata. I carabinieri sono al lavoro per individuare gli assassini.

Residente a Vieste, la vittima aveva legami di parentela con la famiglia Quitadamo, ritenuta vicina ad ambienti criminali. (Antonio e Andrea Quitadamo – quest'ultimo cognato del 36enne – sono attuali collaboratori di giustizia). Era anche cugino di Angelo Notarangelo, detto “cintaridd”, boss della mafia del Gargano, ucciso a colpi di fucile nel gennaio 2015, e di Onofrio Notarangelo, ammazzato con le stesse modalità a 46 anni nel gennaio 2017. Un altro cugino era Giambattista Notarangelo, assassinato nel 2018.

Il 36enne era stato arrestato nell'ottobre 2019 con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti; già noto alle forze dell’ordine, “era stato trovato in possesso di un chilo di cocaina e di oltre 20.000 euro in contanti dopo un controllo antidroga eseguito a Manfredonia”, riporta Stato Quotidiano. Mentre qualche mese prima, il Tribunale di Foggia lo aveva assolto dalle accuse di detenzione di armi e cocaina.

Le cause dell'agguato sono ancora sconosciute ma non è escluso un regolamento di conti.

"Noi non abbiamo paura. Noi non vivremo nel terrore. Per la nostra comunità questo che stiamo vivendo è un periodo durissimo. Quanto successo oggi conferma quanto delicato sia questo momento". Così il sindaco di Mattinata (Foggia), Michele Bisceglia, dopo l'omicidio del 36enne.

Vergogna, vergogna, vergogna – ripete il primo cittadino -. Dobbiamo continuare ad avere fiducia nelle istituzioni democratiche, nelle forze dell'ordine, nella magistratura, nel lavoro di tante persone che continuano ad impegnarsi per il bene della nostra Mattinata. All'assassino chiedo di costituirsi, di pentirsi e di assumersi le proprie responsabilità. Dimostri di essere un uomo e non un animale".

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