Oltre 200 truffati al Black Friday per 800mila euro: “Troppa fiducia nelle recensioni”
L'avvocato Silvia Dodi, che ha in mano oltre 200 querele di clienti truffati, è molto netta: "Andrea Carcassi risulta residente alla Caritas e la sua azienda non esiste fisicamente, la sua sede logistica è in un liceo scientifico a Roma e la sede legale della società è in un edificio diroccato".
Come è possibile che utenti avanzati, in grado di destreggiarsi tra offerte di sconto, dropshipping, offerte one shot, in grado di andare a ricercare la sede legale della società, di verificare l'attendibilità del sito tramite portali come Trustpilot, di andare a verificare la visura camerale e conoscere l'indirizzo di casa del titolare dell'e-commerce – ecco come fanno utenti di questo calibro a essere truffati da un e-commerce online italiano?
"I sistemi per la recensione online, per la verifica della bontà di un venditore – spiega Zeno, uno dei truffati – non sono sufficienti. Io sono una persona di buona fede, non è la prima volta che faccio acquisti online, sono un utente preciso, eppure sono rimasto fregato".
"Le recensioni possono essere comprate – spiega Alessia, anche lei vittima della truffa di www.andreacarcassi.it – ma soprattutto ho sbagliato a comprare online con un bonifico bancario. Ho sempre usato Paypal e questa volta mi sono fidata, sbagliando".
La storia fin qui sembra quella di un episodio di una serie tv dedicata alle truffe. Il sito www.andreacarcassi.it apre a novembre del 2020 e inizia a fare affari vendendo con sconti consistenti, del 10-15%, prodotti Apple molto richiesti come Iphone Pro Max e Macbook Pro M1, prodotti quasi introvabili negli store e comunque a prezzo pieno. Così facendo guadagna recensioni positive su recensioni positive, ricevendo così fiducia e credibilità da parte di migliaia di potenziali clienti.
"Il sito faceva sconti importanti e io stesso ho comprato a giugno 2021 un Iphone 12 pro Max – racconta Matteo, un altro dei truffati – un altro mio collega ha comprato 2 Iphone e 2 Macbook Pro, per oltre 5mila euro di controvalore, e gli acquisti sono sempre stati perfetti, puntuali"
L'attività del sito www.andreacarcassi.it è stata infatti irreprensibile fino alla metà di dicembre 2021, quando la merce ordinata durante il Black Friday non è semplicemente arrivata. Accampando come scusa il ‘raggiunto limite di Paypal' il sito ha spinto gli utenti, attraverso gli account whatsapp business, a effettuare bonifici e non pagamenti Paypal. Questi ultimi, a differenza dei bonifici bancari, hanno un costo superiore ma consentono di rientrare della propria spesa grazie a una garanzia per il compratore. I clienti truffati con Paypal infatti hanno visto i soldi restituiti sul conto, i clienti paganti con bonifico invece no.
Nel frattempo, verso il 10 dicembre, il sito inizia a traballare, partono alcune PEC che annunciano ritardi nelle consegne, gli account whatsapp smettono di rispondere. Alcuni utenti sentono puzza di bruciato e aprono un canale telegram "Truffati da AC" e cominciano a bombardare Trustpilot, una piattaforma che consente di recensire le attività online, facendo recensioni negative.
Poi, una volta che il sito chiude, gli utenti si mettono insieme, contattano un avvocato e producono oltre 300 querele. "L'obiettivo – spiega l'avvocato Silvia Dodi – è di bloccare i 4 conti correnti bancari intestati a Andrea Carcassi, sperando che lì ci siano ancora dei soldi da poter restituire ai clienti truffati".