Olimpiadi della Matematica: le ragazze italiane sul podio, tra le migliori al mondo

Non solo in quelle sportive: le ragazze italiane sono ai vertici mondiali anche alle Olimpiadi della Europee Femminili della Matematica (Egmo, European Girls' Mathematical Olympiad) che si sono disputate la scorsa settimana a Firenze ed hanno visto – per i "colori azzurri" – quattro medaglie di bronzo e una menzione d'onore. La competizione, giunta alla settima edizione, è stata ospitata per la prima volta in Italia grazie all'organizzazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dall'Unione Matematica Italiana, oltre al patrocinio dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Circa 200 studentesse si sono sfidate tra numeri e problemi matematici complicatissimi. Le prove si sono disputate mercoledì e giovedì scorsi, e hanno visto la squadra italiana distinguersi in una gara a base di problemi rompicapo, algebra astratta, teoremi di geometria, combinatoria e teoria dei numeri.
Linda Friso, di Padova, ha conquistato la medaglia di bronzo migliorando la prova del 2017, quando aveva ottenuto una menzione d'onore. Anche Maria Chiara Ricciuti (di Asti) ha conquistato il bronzo, confermando il risultato ottenuto lo scorso anno. Le due ragazze sono alla loro terza partecipazioni alle Olimpiadi della Matematica e sono considerate le "veterane" del team italiano. Al debutto invece Giorgia Benassi (di Carrara) e Maria Bevilacqua (di Avellino), ma nonostante l'emozione della prima volta anche loro sono tornate a casa con una medaglia di bronzo. Da segnalare anche la Menzione d'onore per Sabrina Botticchio (di Brescia), per avere ottenuto un punteggio pieno in uno dei problemi.
"Il risultato raggiunto dalle nostre ragazze è per noi motivo di orgoglio. Voglio complimentarmi con le nostre campionesse per essere riuscite ad affermarsi in una competizione così impegnativa – ha commentato la Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli – A loro chiediamo di continuare in questo percorso e di tenere alto il testimone. Chiediamo di continuare ad essere un esempio. Con il loro impegno e la loro passione hanno dimostrato concretamente che la matematica e le discipline scientifiche non hanno nulla a che fare con il genere, che non c'è niente che una ragazza non possa fare se studia, va a fondo, si impegna. Il valore di questa competizione è questo: offrire alle studentesse un'occasione per mettersi in gioco e superare i condizionamenti che ancora incidono sulla formazione delle ragazze".