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Olanda, 20enne vittima di abusi ricorre a eutanasia. I medici: “Era incurabile”

La giovane era affetta da una grave sindrome da stress post traumatico, depressione cronica e allucinazioni. Da tempo soffriva anche di anoressia. La ragazza ha subito violenze sessuali per dieci anni, dai cinque fino ai quindici.
A cura di C. T.
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In Olanda una giovane di vent'anni – le cui generalità non sono state diffuse per privacy – per anni vittima di abusi e ormai fortemente depressa, è stato consentito di essere sottoposta all'eutanasia, attraverso l'iniezione letale. La ragazza ha subito violenze sessuali per dieci anni, dai cinque fino ai quindici. Questo, come ha accertato la Commissione olandese per l'eutanasia che ha valutato il caso, le aveva provocato l'insorgere di una grave sindrome da stress post traumatico, depressione cronica e allucinazioni. Da tempo la ventenne soffriva anche di anoressia. Per i medici cui era affidata la giovane, ascoltati dalla Commissione, i disturbi erano talmente gravi da essere giudicati incurabili. Secondo uno psichiatra, "la ragazza aveva una sofferenza insopportabile, non c'era alcuna prospettiva o speranza per lei".

Prima di decidere per l'eutanasia, la ragazza era stata sottoposta a una lunga terapia intensiva. Si erano visti dei lievi miglioramenti, ma nulla di significativo. "Impossibile curarla", avevano sentenziato i dottori. Secondo quanto riportato dai medici, tra l'altro, la giovane sarebbe stata perfettamente consapevole della gravità della propria condizione e di ciò che la affliggeva. I suoi problemi di salute, infatti, non avrebbero minato in alcun modo la sua capacità di intendere e di volere, nonché quella di prendere decisioni su di sé. I medici che si sono occupati dell'iniezione letale hanno dichiarato che "le sue condizioni mentali le hanno permesso di scegliere cosa fosse giusto e cosa sbagliato". Così, alla fine, si è arrivati all'epilogo con la "dolce morte". Le autorità olandesi hanno diffuso la storia della ragazza per mostrare al pubblico come i casi di eutanasia vengano trattati con scrupolosa supervisione medica, e sedare le polemiche sul tema presenti nel paese. L'episodio, finito sui media, ha comunque suscitato parecchio scalpore.

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