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Ogni volta che muore un partigiano è come se sparisse un amico che non ho mai incontrato

In queste ore sono sono spariti i ciliegi, gli aranci e gli olivi. Sono morti i partigiani Moreno Cipriani, Ugo Jona e Tina Costa, e per me è come se fossero sparite le ciliegie e io non le avessi mai assaggiate. Come se non sapessi più come condire l’insalata ogni giorno. Come se non trovassi il giubbotto prima di uscire.
A cura di Saverio Tommasi
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Il partigiano Moreno Cipriani e Giulia Romagnoli
Il partigiano Moreno Cipriani e Giulia Romagnoli
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Nelle ultime ore sono morti tre partigiani, due uomini e una donna, e io non li conoscevo: Moreno Cipriani, Ugo Jona e Tina Costa.

Ogni volta che muore un partigiano è come se sparisse un amico che io non ho mai avuto il tempo di conoscere. Ogni volta che muore un partigiano è come se mi sparisse il giubbotto prima di uscire.

Ogni volta che muore un partigiano è come se sparisse un ciliegio e io non avessi mai assaggiato una ciliegia. Che sapore avranno avuto, le ciliegie? Qualcuno proverà a raccontarmelo, entusiasta, fino a quando anche gli entusiasti non lo scorderanno. Altre persone diranno che in fondo le ciliegie non erano poi così buone, sopravvalutate dalla lobby dei fruttivendoli; altri si scaglieranno contro la "retorica ciliegie e primavera" e diranno che in fondo sono gusti, e che a loro l'ortica ad esempio piace di più.

In queste ora sono spariti un ciliegio, un arancio e un olivo. Sarà sempre più dura, oggi, condire l'insalata; non si sa cosa coltiveranno da oggi in Sicilia e non ci saranno più bambini che si arrampicheranno fra i rami degli alberi per rubare le ciliegie al contadino. Per me è come se accadesse questo, ogni volta che muore un partigiano.

Il mondo è più povero quando un partigiano muore, non c'è da essere ottimisti. Poi però ci penso e credo che l'ottimismo sia l'unica cosa che ci resta, e che tutti i partigiani che ho conosciuto io erano ottimisti in modo sfacciato, persistente; e siccome loro hanno già avuto ragione una volta, nel '43, io direi che dobbiamo fidarci di loro ed essere ottimisti, vivi o morti non importi.

E per il sapore delle ciliegie, da oggi in poi, come faremo? E per condire l'insalata? E in Sicilia cosa coltiveranno ora che anche questi tre partigiani sono andati a liberare il Cielo?
Sono morti tre partigiani ma il sapore della libertà, il gusto di concorrere alle scelte politiche del Paese, di iscriversi a un sindacato, di partecipare, di dire "sì" e di dire "no" in base alle domande e non in base alle scelte di qualcun altro, sono i sapori che ci restano. E' come se fossero sparite le ciliegie ma loro ci avessero lasciato i semi.

Grazie partigiani, siete stati i migliori alberi da frutto in questo bosco incasinato che è l'Italia.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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