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Matteo Messina Denaro

Ogni sabato Messina Denaro passava davanti la casa dell’amante: la figlia sperava di incontrarlo

Ogni sabato alle 11 il boss Matteo Messina Denaro passava in auto davanti alla casa dell’amante Laura Bonafede. Lo sapeva anche la figlia della donna, Martina Gentile: la 31enne si appostava davanti al portone per vedere il passaggio dell’auto del boss.
A cura di Giorgia Venturini
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Matteo Messina Denaro aveva i suoi fedelissimi a proteggerlo nella sua latitanza durata trent'anni, fino all'arresto dello scorso 16 gennaio. La lista delle persone a cui lui si affidava nel corso degli anni si faceva sempre più corta: gli investigatori e inquirenti negli anni – soprattutto dall'operazione Eden del 2013 all'operazione Hesperia del settembre del 2022 – riuscivano ad arrestarli.

Nella mattinata di oggi martedì 5 dicembre a finire in arresto è un'altra fedelissima di Matteo Messina Denaro, morto lo scorso 25 settembre dopo qualche mese al 41 bis. Ad evitare a tutti i costi l'arresto del boss c'era anche Martina Gentile, oggi 31enne, che – stando a quanto accertato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e dai carabinieri del Ros – ha continuato a comunicare con Messina Denaro fino ai giorni dell'arresto. Martina Gentile sfruttava la vicinanza delle due donne del boss: sua madre era Laura Bonafede, con il quale il capo di Cosa Nostra di Trapani aveva una relazione, e in uno studio di architettura di Campobello di Mazara incontrava l'altra fedelissima Lorena Lanceri.

Ma c'è di più: la Procura non ha solo contestato a Martina Gentili la massima fedeltà e protezione al boss, ma ha riconosciuto in lei un coinvolgimento nel disegno criminoso di Matteo Messina Denaro, capo indiscusso del mandamento di Trapani. Ma chi era Martina Gentile e da chi era formata la rete dei fedelissimi di boss di Castelvetrano?

Chi era la famiglia di Martina Gentile

Ed ecco che la famiglia Bonafede ritorna come presenza costante della vita del boss. Durante la latitanza di Matteo Messina Denaro il reggente della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara era Leonardo Bonafede, già in stretta amicizia con il padre del boss ovvero Francesco Messina Denaro, a capo dell'organizzazione criminale nel Trapanese fino alla sua morte.

Una volta morto anche Leonardo Bonafede, a proteggere la latitanza del boss è a reggere il fortino di Cosa Nostra nel trapanese erano i fedelissimi nipoti, ovvero Andrea Bonafede (classe 1963 ed è lui che ha ceduto la propria identità al boss permettendogli di andare a fare la visite a La Maddalena spa), Andrea Bonafede (classe 1969), Leonardo Bonafede e la figlia Laura Bonafede, appunto la compagna del boss e la madre di Marina Gentili. Tra i fedelissimi c'era anche Lorena Lanceri, moglie di Emanuele Bonafede che ha abitualmente ospitato il latitante a casa sua.

Martina Gentile aveva una figlia di tre anni che portava con lei quando andava a portare ai vari destinatari i pizzini del boss. Abitava nella stessa casa della madre Laura Bonafede.

Martina Gentile era la figlia che Messina Denaro avrebbe voluto

Secondo gli inquirenti la 31enne avrebbe instaurato con Matteo Messina Denaro un "affetto quasi figliare" e "contraccambiato da quest'ultimo". Questo lo confermava "uno scritto del boss indirizzato alla sorella Rosalia Messina Denaro, l'adesione di Martina ai valori mafiosi del nonno Leonardo Bonafede mettendola a confronto con i differenti comportamenti della propria figlia naturale Alagna Lorenza" che invece "criticava profondamente se non addirittura disprezzava". Dopotutto il boss di Castelvetrano vedeva in Martina Gentili la figlia che avrebbe sempre desiderato: la 31enne infatti era figlia di Laura Bonafede, compagna del boss negli ultimi suoi anni di vita.

L'incontro tra Martina Gentili e il boss in un tabacchi nel 2022

Laura Bonafede e la figlia avevano convissuto con il boss dal 2007 al 2017: da allora la 31enne ha sempre aiutato il padre acquisito nella sua latitanza ma senza incontrarlo. Un unico incontro era avvenuto all'interno di una rivendita di tabacchi nel 2022: "Se posso fare qualcosa per te", aveva detto la giovane al boss. A lui, così come nelle lettere, si riferiva come "carissimo adorato". Martina Gentile si sentiva vicino – come spiega la Procura – ai valori mafiosi del nonno Leonardo Bonafede. Non era però a conoscenza della malattia del boss.

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Gli inquirenti sono riusciti a risalire al ruolo dei Marina Gentile, che aveva lo pseudonomo "Tan", proprio leggendo la documentazione di Matteo Messina Denaro. E il ruolo della giovane era proprio quello di "scambio posta". La donna riusciva ad avere informazione sul boss anche e soprattutto perché lavorava in uno studio di architettura con Lorena Lanceri, fedelissima del boss. Martina Gentile rivolta al boss diceva: "Chiedo sempre alla Tramite (ovvero lo pseudonimo della Lanceri) cosa ha mangiato la sera prima, mi fa sentire in qualche modo più vicina a te".

Il rapporto tra i due Matteo Messina Denaro lo riassumeva così:

A me vedi che non è mancato l'amore e l'affetto di una figlia, pur non essendo mia figlia, è cresciuta con me, per tanti anni siamo stati assime tutti i giorni, ha dato un senso alla mia vita solitaria, ha molto di me, forse anche troppo. Ha il mio carattere perché glielo ho insegnato io, però lei era predisposta. Oggi è una persona matura, non ci vediamo più perché il destino ha voluto così ma è rimasta molto attaccata a me, quando si può mi scrive. Credo di essere stato fortunato ad averla avuta e ne sono orgoglioso di come è cresciuta anche per merito mio. Si chiama cromatina.

Messina Denaro passava ogni sabato davanti alla casa di Laura Bonafede e Martina Gentile

Tra Matteo Messina Denaro e Martina Gentile c'era uno scambio di pizzini: il giorno in cui il boss riceveva la comunicazione e le lettere della donna lo evidenziava sul calendario con un pallino nero e con scritto a fianco "Tan". Anche per lunedì 6 marzo del 2023 era fissato uno scambio, poi mai avvenuto per la cattura del latitante il 16 gennaio, e di fianco un promemoria su un possibile incontro con Laura Bonafede e Martina Gentile.

Un incontro però avveniva sempre ogni sabato alle 11: il boss ogni sabato infatti passava davanti alla casa della Bonafede. Lo sapeva Martina Gentile, tanto che la Procura ha accertato che la giovane donna il 17 dicembre del 2022 si è appostava davanti casa per vedere il passaggio dell'auto di Matteo Messina Denaro. E proprio quel passaggio era stato documentato dalla telecamere della zona.

Quella stessa sera Matteo Messina Denaro e Laura Bonafede si sono visti: qui gli inquirenti sono riusciti a risalire alle parole che la Bonafede avrebbe detto al boss:

Stamattina c'è stato un anticipo di 2 minuti, hai recuperato però la seconda volta è stata una sorpresa. Ricordo avevi detto solo una volta. Comunque grazie, aspetto questa giornata giornata e le settimane mi sembrano più corte.

Quel 17 dicembre 2022, un mese prima dell'arresto, Laura Bonafede ha spiegato al boss come era contenta averlo visto passare sotto casa per ben due volte. Stando a una programmazione dei pizzini inoltre, quello in programma – stando a quanto scoperto dalla Procura – il 6 marzo avrebbe coinvolto anche di persona Martina Gentile.

I regali che Matteo Messina Denaro faceva a Martina Gentile

Non mancava i regali che il boss faceva alla 31enne. Tra tutti una collanina che il boss aveva fatto avere alla donna il 31 gennaio del 2022, come precisato dallo stesso Messina Denaro in una lettera alla sorella.

La collanina è andata a cromatuccia, non ho ancora risposta ma penso che sia piaciuta, d'altronde come si fa a non piacere le cose di gusto, questa collanina io la definisco "l'eleganza della semplicità". L'oggetto con i suoi segni non l'ho ancora dato ad oggettino, ma è suo, alla prossima occasione glielo manderò. Il bulgari invece ce l'ho io e lo uso io per ora, poi penserò a chi darlo. Ovviamente andrà a qualcuno che mi ha fatto del bene.

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