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Oggi sciopero generale dei lavoratori Rai

Lo sciopero generale dei lavoratori della RAI per protestare contro la nuova linea aziendale stravolge anche il palinsesto televisivo odierno.
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Sono 5 le sigle sindacali (con l'unica eccezione di rilievo rappresentata dalla Cisl) che hanno aderito allo sciopero generale dei lavoratori della RAI indetto per la giornata odierna. Si tratta di un "evento" che non si verificava da anni ormai e che comporterà una rivoluzione nell'odierno palinsesto televisivo, dal momento che salteranno tutti i programmi di approfondimento ed i telegiornali andranno in onda in forma ridotta. Una mobilitazion, per dirla con le parole dei giornalisti aderenti,

"in risposta al piano industriale che esternalizza il lavoro, cede settori strategici della Rai, espelle lavoratori riducendo la capacità produttiva, ideativa e formativa del servizio pubblico radio televisivo, mettendo di fatto a rischio il futuro della più grande azienda culturale del Paese, che deve essere garanzia di pluralismo e democrazia. In una giornata di protesta di tutti coloro che lavorano per la Rai, anche i dirigenti devolveranno una somma a Telethon in segno di solidarietà e partecipazione".

Prevista anche una manifestazione ed un sit in davanti ai cancelli di Viale Mazzini, per una contestazione che vede come pricipale bersaglio il direttore generale Mauro Masi, sempre più criticato (oltre che sfiduciato dalla grande maggioranza dei lavoratori RAI) dopo le recenti "battaglie" contro Michele Santoro e la coppia Fazio – Saviano. Decisa tuttavia la risposta dell'azienda che si rivolge direttamente ai telespettatori, i quali:

"devono sapere che in questo caso si tratta di uno sciopero contro una Rai impegnata a risanare per la prima volta, in maniera seria e responsabile, il proprio bilancio e pertanto a difendere i posti di lavoro; contro una Rai in grado di vincere – e quest'anno con un distacco record – la competizione degli ascolti; contro una Rai capace in pochi mesi di moltiplicare la propria offerta passando dagli storici 3 canali analogici ai 14 digitali tuttia titolo grauito con un grande vantaggio per i telespettatori". […] Mentre per lo stesso Mauro Masi: "Uno sciopero controproducente perché determina un vulnus a quel dialogo necessario per affrontare e risolvere le problematiche di bilancio e strutturali lasciate a marcire per troppo tempo".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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